I paesaggi laziali al Biografilm Festival

Pulito, limpido, pacificato, il film si realizza in una passeggiata, reale e metaforica

Tra le interessanti  proposte del Biografilm Festival compare anche il documentario Dell’acqua e del tempo, in cui l’arte naturalista di Ettore de Conciliis trova nel cinema di Gianfranco Pannone la narrazione più affine. Pulito, limpido, pacificato, il film si realizza in una passeggiata, reale e metaforica, tra i paesaggi del quotidiano e gli incontri del passato, che raccontano con nostalgia di una stagione culturale e artistica che sembra essersi persa. E’ il panorama laziale protagonista delle tele a tramutarsi spontaneamente in scenografia naturale, che accoglie i racconti di de Conciliis sulla sua arte e sulla sua vita, tra cui sembra non esserci alcuna separazione. Ispirato dall’arte dei pittori impressionisti, dalle opere di Hopper e dalle avanguardie artistiche del ‘900 incontrate in America, nell’età della maturità de Conciliis riscopre la poesia del quotidiano e delle cose piccole, genuine ed innocue, dei tempi lenti della vita di campagna, trascorsa nella Valle del Tevere, che abbraccia senza esitazione il procedere languido del fiume. Il pittore ricorda gli incontri con Fellini, la rassegna a lui dedicata dallo storico dell’arte Paolo Speranza, lo scambio epistolare con Bukowski. Il rapporto con la terra e con la materia, così vivida e corporea nei suoi dipinti, è al centro della sua concezione esistenziale, profondamente legata alla realtà e al tempo dell’oggi, eppure immaginifica e velata di un senso di mistero fuggevole ed evanescente.

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