Ancora a proposito delle violenze a Lodi contro i lavoratori in protesta davanti ai magazzini Zampieri

Continua il dibattito circa gli scontri del 10/11 giugno a Lodi davanti ai magazzini Zampieri: anche i sindacati unitari e l'azienda hanno detto la loro

Ieri vi abbiamo dato cronaca del presidio indetto dai sindacati Usb e SiCobas davanti alla sede Zampieri Holding di Fiano Romano circa le violenze nei confronti dei lavoratori Fedex/Tnt che protestavano per la perdita del posto di lavoro a Tavazzano, Lodi. Abbiamo anche detto che c’era stato silenzio da parte del sindacato confederato, ma non è stato esattamente così. In un comunicato congiunto, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, hanno sottolineato: “In attesa di conoscere la dinamica degli incidenti, su cui è stata aperta un’inchiesta da parte della procura di Lodi, respingiamo con fermezza ogni comportamento di violenza verso i lavoratori. Va avviata urgentemente da parte delle autorità competenti e dell’azienda, ogni  iniziativa per  assicurare l’esercizio del diritto delle persone a poter lavorare e la libertà di manifestare, costituzionalmente garantita nel nostro Paese”. Si sono anche dichiarati soddisfatti dell’intervento del ministro del lavoro Orlando per fare chiarezza su quanto successo, auspicando interventi di contrasto al dumping sociale che garantiscano sicurezza e legalità, eliminando “ogni zona grigia di quella parte di settore”.

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Ecco il commento della Zampieri Holding sui fatti di Lodi

In relazione alla vicenda di Lodi, anche l’azienda di cui sopra, la Zampieri Holding, ha fatto sentire la sua voce. In un comunicato si dice “totalmente estranea alle rivendicazioni dei Si.Cobas e dei lavoratori della Fedex”, che “vedono coinvolti lavoratori che nulla hanno a che vedere con le rivendicazioni della sigla sindacale”. Si legge ancora che “il predetto accaduto è solo l’ultimo degli episodi di continui e ingiustificati blocchi da parte dei manifestanti Si.Cobas in danno dei propri indicati magazzini di Tavazzano con Villavesco e San Giuliano Milanese, per i quali sono stati già presentati atti querelatori  presso la competente  Procura di Lodi”. L’azienda intende ulteriormente chiarire che verifiche ed accertamenti in loco sono stati espletati dalle Forze dell’Ordine presenti”. Queste ultime, dice ancora la Zampieri, “hanno potuto accertare  che tra i lavoratori della società Logis Srl, operante presso il magazzino, non sono presenti né “guardie” né “vigilanza privata” ma solo facchini regolarmente assunti, che hanno subito l’attacco dei manifestanti durante una manovra di apertura dei cancelli per far uscire un tir carico di merce. Non risponde assolutamente al vero, altresì, che i facchini avessero con sé bastoni e tantomeno taser, circostanza quest’ultima appurata anche dall’autorità di pubblica sicurezza presente in loco. La Zampieri Holding Srl”, prosegue il comunicato, “si riserva ogni più opportuna azione nelle sedi competenti a tutela sia deill’incolumità del personale operante sia per i danni alla stessa arrecati fino ad oggi ed in via di quantificazione. Diffida altresì gli organi di stampa, stante la non esatta rappresentazione dei fatti così come riportata dai giornali, a perseverare nel riportare fatti e o notizie che non rappresentino l’oggettività e la veridicità della incresciosa vicenda in essere”. Il comunicato è firmato dal legale rappresentante della Zampieri Holding Srl Giancarlo Zampieri.

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