MENTANA – Il debito di 14 milioni con l’Università e il rischio di dissesto finanziario

Il parere della Corte dei Conti sulla vicenda Madonna delle Rose. Petrocchi: "Benedetti si disinteressa, preferendo la campagna acquisti"

Il debito con l’Università per la vicenda Madonna delle Rose torna ciclicamente a farsi sentire e preoccupare. Esiste infatti una sentenza definitiva che condanna il Comune a pagare 14 milioni di euro più interessi per l’occupazione avvenuta negli anni 80 e la trattativa con la Sapienza per ridurlo (e dividerlo con Fonte Nuova che pagherebbe la sua quota in cubatura) ancora non arriva a un accordo. Il collegio dei revisori, indica il 31 luglio come data perentoria per iscrivere le somme in bilancio, data oltre la quale è concreto il rischio di dover dichiarare il dissesto finanziario.

 

FRANCESCO PETROCCHI: “BENEDETTI SI DISINTERESSA PREFERENDO LA CAMPAGNA ACQUISTI”

La situazione per Mentana è pesantissima e preoccupante. Abbiamo un debito esecutivo per la vicenda di Madonna delle Rose da più di due anni ma Benedetti fa finta di nulla facendo irresponsabilmente aumentare il debito gravante sui cittadini. Solo per interessi il debito è aumentato di quasi 3 milioni negli anni. E ad oggi non abbiamo ancora uno straccio di accordo con l’Università per una dilazione o transazione rispetto al debito.
È evidente l’intento di continuare con la politica del rinvio da parte del duo Benedetti Alesiani per tentare di nascondere la incapacità di trovare una soluzione. Si stanno palesemente violando le regole di contabilità pubblica giocando sulla pelle dei cittadini.
Se non si trova un accordo entro il 31 luglio, come affermato anche dai revisori dei conti, il Comune è destinato al dissento finanziario. Malgrado questa situazione la amministrazione ha accantonato di suo soltanto 50 mila euro, preferendo continuare a spendere con assunzioni clientelari, prebende e opere elettorali.

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