Variante Delta: non illudiamoci, è già in casa nostra

E' una battaglia ma non è detto che si debba perdere

Maggiore impegno

La variante indiana si diffonde meglio di quella inglese. È molto aggressiva e fa paura. Contrastarla diventa una vera e propria battaglia e non è detto che si debba perdere. L’idea che non sia già presente in Italia è soltanto illusoria. Massimo Galli, direttore del dipartimento di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, vuole essere molto chiaro e non rinuncia a lanciar una frecciatina: dobbiamo impegnarci di più con il tracciamento.

E’ probabile infatti che la variante Delta in questo momento in Italia sia sottostimata, dice il virologo, raccomandando maggiori investimenti.

Il confronto in proposito con la Gran Bretagna è impietoso: nel Regno Unito, infatti, hanno messo in piedi una macchina da guerra che sforna una quantità incredibile di sequenze. Noi invece stiamo “partorendo” il ruggito del topo.

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Quanti ai dati di diffusione dell’ex variante indiana nel nostro Paese, in Lombardia sono stati registrati 81 casi, a Brindisi 20 contagi e dodici nel sud della Sardegna. I medici raccomandano di non abbassare la guardia, di rispettare il distanziamento e l’uso della mascherina.

Uno studio dell’Università di Edimburgo sembra dimostrare  che l’efficacia dei vaccini è  piuttosto elevata. Si stima che Pfizer protegga con un’efficacia pari all’80%, percentuale che scende al 60% con AstraZeneca.

 

 

 

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