Tivoli. Gli “strani” manifesti rossi

 Entrambi ricordano un match di Prima e Seconda categoria della Coppa San Luca. L’aspetto più anomalo è la data: 1986.

Nei pressi di via del Colle, nel centro storico tiburtino, in tanti hanno notato due “strani” manifesti rossi. Entrambi ricordano un match di Prima e Seconda categoria della Coppa San Luca. L’aspetto più anomalo è la data: 1986. Quindi, sono trentacinque anni che i due manifesti rossi si trovano in quell’angolo dell’antica Tibur. Ambedue dimostrano una straordinaria longevità dato che il tempo su di loro sembra proprio essere scivolato via, lasciando poche tracce del suo passaggio. Ad aiutarli è stato sicuramente il luogo scelto: un angolo nascosto, lontano dalla luce del sole e dalla pioggia. I due manifesti rossi ci riportano ad una nazione totalmente diversa da quella attuale. L’Italia degli anni Ottanta è il paese del made in Italy, dell’ascesa inarrestabile dei socialisti, delle tv private di Silvio Berlusconi e delle faide fra clan nel Mezzogiorno. E’ il decennio in cui le ragazze sognano Tom Cruise protagonista del celebre film “Top Gun”, mentre i ragazzi non possono non invaghirsi di Michelle Pfeiffer divenuta star con il cult “Scaraface”. Immigrazione, crisi economica e virus non esistono. Il nostro è un paese sempre vincente, perché quando perde vince. Eliminata dalla Francia ai mondiali del Messico (1986), gli italiani sognano la Coppa del Mondo dato che l’organizzazione della prossima edizione è già stata assegnata al nostro Paese. I desideri crolleranno durante i calci di rigore nel 1990 e due anni più tardi arriverà il ciclone Mani Pulite, che spazzerà via miti e certezze.

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