Roccascalegna, un tour per ammirare il castello sospeso nel cielo

Roccascalegna è un piccolo centro di 1.400 abitanti in provincia di Chieti.

La sua posizione lo fa diventare uno dei più poderosi e affascinanti d’Abruzzo.

La leggenda

Il Castello di Roccascalegna ha per protagonisti Corvo de Corvis e l’editto dello“Ius Primae Noctis”, attraverso il quale, nel 1646, il fantomatico Barone obbligava ogni novella sposa del Feudo di Roccascalegna a passare la prima notte di nozze con lui invece che con il marito. Nessuno poteva opporsi. Non si sa bene se una sposa novella, o se il marito geloso travestito a sua volta da sposa, abbia accoltellato il Barone nel talamo nuziale mettendo fine a questa prepotente pratica. Il Barone, morente, pare abbia lasciato la propria impronta della mano insanguinata su di una roccia della torre e benché si provasse a lavare il sangue dalla roccia, esso continuava a riaffiorare e ci sono tutt’oggi persone anziane che sostengono di aver visto la “mano di sangue” anche dopo il crollo. Attualmente a Guardiagrele(CH) ad agosto, si svolge una manifestazione storica in chiave divertente e ironica per raccontare questa antica pratica.

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L’etimologia:

La prima ipotesi, risalente al termine “Rocca-scarengia”,documentato nel Catalogus Baronum nel 1379 come possesso del Conte di Manoppello. Secondo uno studio francese “scarengia”, derivante da “scarenna”, sta ad indicare il fianco scosceso di una montagna. Successivamente c’è stata la trasformazione di Scaregna in Scalegna. L’altra ipotesi è quella che l’origine derivi da un nome personale longobardo “Aschari” e successivamente, Roccascalegna.

Il castello è aperto ogni anno da marzo ad ottobre il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, mentre nei mesi di luglio ed agosto è aperto tutti i giorni fino alle 19. Dal centro del paese imboccate le viuzze in salita che vi condurranno verso il castello fino a raggiungere l’antica chiesetta da cui parte la rampa che vi porterà fino alle mura del castello.

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