Fiano Romano – Il Tar annulla la gara per l’affidamento del servizio Tributi

Annullato l’affidamento del servizio per l’accertamento e la riscossione dei Tributi locali del comune di Fiano Romano. 
Le imposte sugli immobili, quella sui rifiuti, i servizi a domanda individuale, le entrate patrimoniali e – ovviamente – l’attività di riscossione coatta dei debiti.
Insomma un pacchetto di servizi molto importanti per le casse del Comune.
A far saltare l’affidamento ci ha pensato il Tribunale amministrativo del Lazio, con la sentenza 03794 depositata il 30 ottobre scorso, con la quale i togati hanno riscontrato “incongruenze” tali da invalidare l’affidamento del servizio pubblico. Sì, perché dopo una sfilza di richieste di chiarimento sull’offerta presentata dalla società che aveva vinto l’affidamento, i dubbi si erano dissolti. Ma per i giudici non doveva andare così.
Insomma un “intoppo” amministrativo che era stato impugnato dalla Andreani Tributi a. rl, una nota società attiva nei servizi connessi ai tributi locali e operativa in diversi comuni del Nordest, che era giunta seconda classificata nella procedura negoziata (senza bando) che aveva visto primeggiare una importante società per azioni, ovvero Areariscossioni spa.
La Andreani aveva chiesto ai giudici amministrativi di intervenire sulla determina numero 65/12 con la quale il Comune di Fiano Romano aveva affidato definitivamente il servizio alla Areariscossioni, più l’impugnazione di altri documenti tra cui quelli sull’esito della procedura negoziata e l’eventuale annullamento del contratto in corso.
La Andreani non aveva solo contestato il procedimento ma anche la cosiddetta “verifica dell’anomalia dell’offerta” economica depositata dall’altra società e che è stata controllata dagli uffici del Comune.
Una verifica che, in realtà, sarebbe diventata una vera e propria “interlocuzione” che ha “consentito alla controinteressata (la Areariscossioni, ndr) di supplire a omissioni insanabili”, arrivando così “ad una modifica sostanziale dell’offerta stessa”.
Obiezioni a cui i giudici amministrativi hanno dato ragione. Infatti, dopo aver affidato provvisoriamente alla Areariscossioni il servizio, il 9 febbraio scorso il Comune aveva chiesto dei chiarimenti su alcuni aspetti dell’offerta che aveva ricevuto.
Dopo una prima risposta, il Comune aveva chiesto altri chiarimenti il 22 febbraio, che sono arrivati con una lettera del 7 marzo. Niente: l’Amministrazione, ritenendoli “lacunosi e inconguenti”, aveva mandato un’ennesima richiesta alla società nemmeno 15 giorni dopo, ovvero il 21 marzo. In appena una settimana, il 26 marzo, i dubbi erano tutti spariti, tanto che “l’Amministrazione ha ritenuto di poter escludere l’anomalia dell’offerta economica”. Insomma tutto ok. Ma non era così. Stando alla sentenza, infatti,  era evidente che “Questo modo di procedere abbia portato ad una complessiva incoerenza, tale da vanificare il proseguimento della finalità del giudizio di anomalia, con la conseguenza di ritenere ingiustificata la relativa valutazione positiva dell’Amministrazione”.
Parole abbastanza chiare che diventano ancora più chiare quando si va sui numeri. “E’ sufficiente osservare – scrivono ancora i giudici del Tar – che i ricavi stimati nel primo conto economico erano pari a 147.150 euro, per poi passare ai 434mila euro del terzo conto economico”. Stessa cosa nei costi stimati, che nel primo conto erano pari  a 114mila euro e, nel terzo, diventano 383mila. Le stesse variazioni i giudici le trovano anche nelle stime dei ricavi che sarebbero derivati dalla riscossione dei crediti: da 145mila euro delle seconde giustificazioni ai 250mila euro delle terze.
Insomma “un quadro di macroscopica incertezza che finisce con l’inficiare in radice l’attendibilità delle valutazioni”. Per questo i giudici hanno dato ragione alla Andreani Tributi, annullando gli atti di gara.
Dato che non c’era stata ancora la firma di nessun contratto, i giudici hanno ritenuto sufficiente la cosiddetta “tutela in forma specifica”, senza però accordare alla Andreani alcun risarcimento danni.
Tiburno ha chiesto l’Amministrazione di commentare la sentenza del Tar. Risposta che dovrebbe arrivare in settimana.

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