Tivoli – Obbligo di catene da neve sulla Tiburtina. La protesta di Viva Tivoli

Se dovesse fare la neve di un paio d’anni fa, chi ha deciso di installare quei cartelli sulla Tiburtina potrebbe vantarsi di essere stato lungimirante e previdente. In attesa dei fiocchi e delle temperature glaciali per adesso deve accontentarsi delle prese in giro che arrivano dal Movimento cittadino Viva Tivoli.
E’ proprio il gruppo che fa riferimento a Urbano Barberini e Gianni Innocenti, e che si sta preparando la strada per le prossime elezioni amministrative, a segnalare la presenza dei segnali stradali di obbligo di catene a bordo presenti sulla Tiburtina, tra Villa Adriana e Tivoli. Un tratto di strada che nell’occasione dell’ultima forte nevicata ha contato davvero numerosi incidenti, ma che comunque è stata una rarità. Per gli esponenti del comitato non basta quell’esperienza a richiedere l’obbligo di montare gomme da neve o di avere a bordo le catene dal 15 novembre al 15 aprile per le automobili che transitano su quel percorso.
“E’ incredibile – commentano da Viva Tivoli – per un tratto di strada che si trova a meno di duecento metri sul livello del mare. Forse ne sono stati acquistati troppi e non sapevano dove metterli? Oppure hanno pensato che a Carnevale ogni scherzo vale?”.
Il movimento offre anche una lettura più “maligna”: magari è un modo per fare cassa multando tutti quelli che non rispetteranno l’insolito obbligo: “Invece di riempire le buche sparse ovunque che massacrano pneumatici, borchie ed ammortizzatori, invece di mettere in sicurezza un tratto di strada sul quale gli incidenti sono frequentissimi, qualcuno si diverte alle nostre spalle e mette le forze dell’ordine in condizione di comminarci multe di decine di euro. Noi di Viva Tivoli esigiamo più rispetto per i tiburtini. Dopo le bollette salatissime e spesso cervellotiche della Tares, dopo la mini-Imu, ora l’obbligo per tutti di comperare gomme da neve o catene per percorrere due chilometri di strada sui quali la neve cade, se va bene, una volta ogni due o tre anni. L’indisponibilità di mezzi spargi sale e l’inefficienza di chi gestisce la SS5 non possono ricadere sulle nostre spalle già troppo appesantite. Siamo ai limiti del ridicolo e non ne possiamo più. Vogliamo che a Tivoli ed ai tiburtini siano resi dignità e rispetto e chiediamo al Commissario straordinario – l’appello finale – di intervenire immediatamente per far rimuovere gli assurdi cartelli”.

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