Per una passeggiata a bordo delle due ruote insieme alla famiglia, ma anche per andare al lavoro. Per competenza territoriale, ovviamente, questo disegno si spinge fino ai confini di Roma, per poi incontrarsi con le piste di Guidonia e Tivoli, su cui dovranno decidere, e intervenire, le amministrazioni locali.
Una rivoluzione certo, e per ora riposta sulla carta, in un progetto ambizioso sostenuto dall’associazione Roma ciclabile. Non così lontano dalla realtà però. Visto che il percorso in questione è già presente a livello pedonale, inserito nel Prusst (Programma di riqualificazione urbana e sviluppo sostenibile del territori), e che insiste su terreni di proprietà di Acea, dove non è necessario attuare l’esproprio. Un protocollo che è stato discusso, tra gli altri, durante il convegno di sabato 15 marzo dal titolo “Da 4 a 2 ruote, Roma ci guadagna”, a cui ha preso parte il primo cittadino della Capitale. Arrivato al capolinea della metro B a bordo della sua bici, ha raggiunto il liceo artistico statale Enzo Rossi, in via del Frantoio, che ha ospitato la manifestazione, sempre a bordo delle due ruote, insieme a cittadini e membri di associazioni ciclistiche.
Il convegno è stato organizzato dall’associazione cittadina TipiAttivi, che lavora assiduamente proprio su alcuni progetti di piste all’interno del quartiere Pietralata di Roma. Protagonista di un forte cambiamento urbano. Oltre al Sindaco Marino e il presidente della federazione ciclistica italiana Renato di Rocco, sono intervenuti, tra gli altri, la professoressa Susanna Meneghini che ha illustrato il suo progetto delle ciclabili di scopo che fungano da collegamento tra i quartieri isolati e i mezzi pubblici (utilizzando il percorso dell’acquedotto dell’acqua marcia), Roberto Pallottini del coordinamento Roma ciclabile e il presidente del IV municipio Emiliano Sciascia.
Veronica Altimari
