La Rubrica del Dott. Gatto: Varici degli arti inferiori

Le vene interessate sono la vena grande e piccola safena ( vene superficiali della gamba).
Vengono classificate in:- Varici primitive o essenziali ( senza una causa ben definita)
– Secondarie ad altra patologia ( esempio pregressa trombosi)
– Congenite ( presenti sin dalla nascita)
La frequenza delle varici preimitive e’ molto elevata negli adulti; ne e’ affetto circa il
10% degli uomini e il 30% delle donne. Oltre ad una predisposizione genetica e’ molto
importante il tipo di lavoro ( prolungata stazione eretta), il sovrappeso, il numero di
gravidanze ecc.
Le varici sono vene nelle quali gli apparati valvolari hanno perduto la loro efficacia a trattenere il sangue: il risultato e’ la loro dilatazione dovuta all’aumento
di volume ematico all’interno, e quindi di pressione sulle pareti, con allungamento,ispessimento ed aspetto serpiginoso. 

 

prevenzione

A cura del Prof. Antonino Gatto gia’ primario chirurgo dell’ospedale di Monterotondo ed ora Responsabile dell’area chirurgica della Clinica Villa Tiberia a Roma. In questa rubrica il Prof. Gatto trattera’ per tutto il 2014 argomenti di grande interesse riguardanti le patologie chirurgiche piu’ frequenti. Le  malattie : della mammella ,della tiroide,della prostata- ernie e laparoceli- varici- emorroidi -prolassi rettali- fistole -ragadi- tumori del colon e retto- calcoli della colecisti.

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SINTOMI: Il sintomo soggettivo tipico e’ dato dal senso di pesantezza della gamba che si
allevia con la deambulazione e dalla posizione antideclive. Tipici anche il senso di tensione,
la facile stancabilita’, il prurito, i crampi notturni, un vero e proprio dolore che si manifesta
anche con la deambulazione.
Tra i segni evidenti, oltre alla presenza di vene varicose, e’ l’edema ( gonfiore) alla gamba,
comparsa di colorazione piu’ scura della cute fino alla formazione dell’ulcera ( nei casi gravi).
DIAGNOSI: Oltre alla visita abbiamo a disposizione indagini strumentali ( ecocolordoppler, flebografia ecc.)
che ci permettono di studiare l’anatomia del circolo venoso e il flusso del sangue.
TERAPIA: L’approccio terapeutico e’ molteplice. Negli stadi iniziali puo’ essere sufficiente
la terapia medica associata all’elastocompressione. Nelle forme conclamate e’ indicata la
terapia chirurgica, mentre la scleroterapia e’ indicata nel trattamento delle varici reticolari
e delle teleangectasie.
Il trattamento chirurgico ha come obiettivo la risoluzione o il miglioramento del quadro
sintomatologico, nonche’ la prevenzione e la terapia delle complicanze.
Oltre agli interventi di asportazione della safena oggi possiamo fare interventi sempre piu’
conservativi ( anche ambulatoriali) come flebectomie e l’utilizzo di apparecchi a radiofrequenza, purche’ si intervenga precocemente.

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