Tivoli – Nathan: Proietti trova il punto debole. Verifica in corso del Mibac

Si punta tutto sulla situazione idrogeologica e paesaggistica dell’area. Il Sindaco di Tivoli, Giuseppe Proietti, sembra aver trovato la “chiave” per mettere la parola “fine” all’intricata vicenda della lottizzazione Nathan. Il complesso residenziale che il gruppo Impreme, guidato da Barbara Mezzaroma, vorrebbe costruire a poche centinaia di metri da Villa Adriana.

Come promesso, una volta insediato, ha studiato a lungo i numerosi atti che sono stai siglati negli ultimi trent’anni e insieme all’assessore all’Urbanistica, Ruggero Martines, hanno deciso nei giorni scorsi di segnalare al ministero per i Beni culturali la necessità di approfondire un passaggio nell’iter d’autorizzazione paesaggistica rilasciata a suo tempo dalla Regione Lazio, e che porrebbe la lottizzazione in contrasto con gli strumenti di pianificazione territoriale vigenti. Se dalla verifica richiesta al Mibac venisse confermata l’ipotesi avanzata dell’amministrazione tiburtina, il Sindaco e l’Assessore porteranno la questione in consiglio comunale per procedere immediatamente con la revoca, in via cautelativa, del piano approvato in precedenza.

Proietti e Martines hanno affrontato, oltre alla questione più generale dell’assetto idrogeologico, quello del regime di raccolta e di smaltimento delle acque del bacino territoriale che gravita sulla via Maremmana Inferiore nel tratto compreso fra l’A24 e Ponte Lucano. Ed è proprio su questo che il Sindaco, come annunciato nel corso del consiglio comunale di ieri rispondendo ad un’interrogazione avanzata da Carlo Caldironi del Movimento cinque stelle, ha revocato in via di autotutela, la richiesta di deperimetrazione del vincolo di esondazione esistente, a suo tempo avanzata dal Comune per “ridurre il grado di rischio presente sulla zona”. Una scelta che a suo tempo fu avanzata “grazie” alla presenza del muro di cinta intorno al Mausoleo dei Plauzi e che “avrebbe dovuto evitare gli allagamenti a Ponte Lucano”. “È evidente che la zona è a rischio esondazione e che il muro poco ha fatto per limitare gli allagamenti – ha detto ieri Proietti -, e se venisse confermata la nostra richiesta, la zona sarebbe esclusa dai piani edificatori”. “Sono molto soddisfatto perché il Sindaco è riuscito finalmente a individuare il punto debole della Nathan”, dice Caldironi. “Ho richiesto ad Acea Ato2 – continua Proietti – la idoneità dell’attuale sistema di raccolta delle acque meteoriche e di derivazione antropica che sarebbero anche chiate a servizio degli eventuali duemila abitanti che il nuovo complesso residenziale porterebbe in zona”.

Tutto ciò però, ancora non scongiura la possibile richiesta di risarcimento danni, pari a circa 90 milioni di euro, che la Mezzaroma ha già minacciato più volte di voler eseguire “se le venisse impedito di costruire”. 

Veronica Altimari

Condividi l'articolo:
LEGGI ANCHE  GUIDONIA - Frontale sulla via Tiburtina, due feriti in ospedale

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.