Al dirigente scolastico non è rimasto che inoltrare l’ennesima denuncia ai carabinieri della locale Tenenza.
Stavolta gli autori hanno puntato al “sodo”, facendo sparire un pc senza riuscire a portar via anche i proiettori delle Lim (Lavagne interattive multimediali) installate nelle aule. Vandalismi, per fortuna, niente.
Un’irruzione simile era stata già scoperta lunedì mattina 27 gennaio. In quel caso ignoti avevano portato via dal plesso elementare tre stereo, un telefono e un modem. Ma non si erano accontentati del bottino, tant’è che si accanirono pure sul registro delle circolari all’ingresso scrivendoci sopra una bestemmia con la penna biro, mentre ad alcune porte delle aule “dedicarono” scritte spray con delle bombolette di vernice trasparente rinvenute all’interno dell’istituto.
Non era la prima volta che la nuova ala costata alla collettività quasi un milione di euro fu obiettivo di ladri e vandali notturni. Era accaduto a giugno 2013, già da quando la Tecno Costruzioni srl stava ultimando i lavori e il Comune dovette sostituire le serrature scardinate a colpi di cacciavite e sostituire i profilati di alluminio e le vetrate delle ante scorrevoli, letteralmente piegate e fracassate a suon di mattonate.
Senza contare che dall’inizio dell’anno scolastico appena concluso la preside Guarnuto per due volte denunciò altrettante scorribande notturne durante le quali gli autori rovistarono tra i registri, forzando più di qualche armadietto, trafugando martelli e spillatrici, e lasciando come ricordo del loro passaggio delle scritte con uno spray dorato sui banchi.
Che si trattasse della stessa mano sembrava certo. D’altronde l’ingresso di via Fabio Massimo, isolato com’è, è terra di nessuno e anche se il nuovo istituto era stato costruito con la predisposizione per l’allarme, l’impianto antifurto non era stato montato: l’amministrazione comunale ci ha pensato a gennaio scorso. Ci sono voluti tre raid.
Fatto sta che lo scorso week-end la sirena non ha suonato.
