A fare da sfondo il Castello Savelli, che dall’alto della collina troneggia sulla valle. Una location perfetta per questa manifestazione: di questa fortificazione infatti si hanno notizie già dall’anno 1064, in pieno Medioevo. Inoltre nel 1310 ha fatto da sede per la sezione locale del tribunale incaricato del processo ai templari.
Tra le associazioni organizzatrici, oltre alla già citata “La Rosa dei Nirb”, l’associazione Epica, specializzata nel fantasy gotico, un mondo fatto di vampiri, licantropi e streghe, e l’associazione Wulfingas, ugualmente interessata all’universo fantasy.
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Strutturata con varie prove che i partecipanti devono superare, il cammino di ognuno sembra una graduale iniziazione esoterica. La prova dell’alchimista, la prova del predestinato, la prova del guerriero e ogni altra prova conducono i curiosi verso un viaggio mentale, abilmente costruito dagli organizzatori. Questi percorsi iniziatici accompagnano i presenti dall’entrata del castello fino alla conclusione della manifestazione, creando un’atmosfera unica e ricca di richiami al mondo fantastico e alla storia medievale. Ogni dettaglio e ogni ambientazione è studiata per raccontare una storia, per permettere ai nostri pensieri di volare lontano.
Oltre alle prove, l’associazione ha tenuto conferenze sulle rune e sulla situazione della donna nordica nella popolazione vichinga, alla presenza di esperti e cultori degli argomenti trattati. Per i bambini invece è stata adibita una sala per i giochi da tavolo a tema fantastico, per la maggior parte sconosciuti al mercato italiano e dunque una possibilità irripetibile di divertirsi con amici e passanti all’interno di un edificio dal grande valore storico.
Sulla terrazza del castello, con un magnifico panorama, la giornata passa veloce.
Rievocazione storica e realtà fantastiche, questi sono i punti forti di una manifestazione che non smette mai di stupire.
Guglielmo Cassiani Ingoni
L’intervista
“Questa è la sesta edizione dei Reami di Arbor, e siamo molto soddisfatti – racconta Adriano Michelini (nella foto a sinistra), 28enne, vice presidente della Rosa dei Nirb.- L’idea è nata anni fa dalla nostra passione per il gioco di ruolo Dungeons & Dragons.Volevamo mostrare il bello di questa passione e del fantasy in generale, spesso considerato di nicchia. Così abbiamo usato l’ambientazione di una storia di un nostro amico (per l’appunto La rosa dei Nirb), e abbiamo dato vita a questo mondo nella cornice del castello”.
Eugenio Nuzzo
