“Squadra Antimafia” arriva a Guidonia. I set dove si gira la fiction

Sotto la direzione di Samad Zarmandili, uno dei due registi della fiction targata Taodue e trasmessa in prima serata da Canale 5 (media spettatori oltre quattro milioni a puntata), il cast di attori è al lavoro sui set montati in tre location individuate nella città dell’Aria. E’ qui infatti che in quattro giorni saranno girate le scene delle puntate conclusive della settima serie, in onda ad ottobre di quest’anno.

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 Villa Tavernucole  Via Lago dei Tartari

Per l’occasione Guidonia è stata trasformata in un paese a confine tra Italia e Slovenia. Ad iniziare dall’hotel dei Tartari in via Lago dei Tartari diventato, complice l’interno arredato in legno ideale per prestarsi allo scopo, un albergo di montagna dove nella giornata di ieri sono state girate le prime scene di azione. Nel frattempo una troupe al lavoro al Centro Agroalimentare dove gli uffici hanno ospitato l’ambientazione di sportelli finanziari, mentre all’esterno è stato costruito dal nulla il set di una dogana al confine tra Italia e Slovenia con tanto di sbarre e cabine con guardie armate.

Massimo riserbo sulla trama raccontata nelle riprese effettuate a Guidonia, l’unica indiscrezione riguarda la terza location, la suggestiva cornice di Villa Tavernucole a Setteville, dove all’interno della chiesa è stata girata una delle scene più importanti della stagione interpretata dall’attrice Daniela Marra. 

 

A seguire le riprese di una delle fiction più viste in assoluto, tanti i fan in cerca di autografi e immancabili selfie con gli attori. Set blindati con divieto assoluto di scattare foto, e transenne a delimitare l’area delle riprese dal classico “dietro le quinte” dove gli attori hanno potuto scambiare qualche saluto con i fan della serie.

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 Marco Bocci  Giulia Michelini

Tra i più ricercati Marco Bocci, il commissario Scialoja nella serie Romanzo “Criminale” che veste i panni del vice questore Domenico Calcaterra, Giulia Michelini, la fidanzata di Checco Zalone in “Cado dalle nubi” che interpreta Rosy Abate, o ancora Dino Abbrescia che dopo “Distretto di Polizia” diventa ispettore per “Squadra Antimafia”.

Massimo Cimò

 

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IL PERSONAGGIO: Alessandro Rosa, lo scenografo di Tivoli delle grandi fiction

rosa1“Guidonia e Tivoli sono un territorio l’ideale per produzioni televisive e cinematografiche, qui c’è tutto e può essere ospitata ogni genere di ripresa”. E a dirlo è uno che se ne intende, Alessandro Rosa (nella foto con il regista Samad Zarmandili), 48 anni, di Tivoli centro, “pescato” sul set di Squadra Antimafia dove è scenografo per conto della casa di produzione Taodue sin dalla prima serie. Un curriculum di tutto rispetto che vede la sua firma anche in altre serie di successo: da “Don Matteo” a “Giovanni Paolo II” oltre a diverse pubblicità dove ha lavorato con la regia di Ferzan Ozpetek.
A Guidonia è praticamente di casa, così come in effetti lo è “Squadra Antimafia” che nel corso delle sei stagioni precedenti ha trovato ambientazione anche a Tivoli e Monterotondo.

 

“Guidonia e Tivoli l’ideale per produzioni televisive e cinematografiche”

“Abbiamo scelto Guidonia – spiega Alessandro Rosa – perché in un raggio di pochi chilometri siamo riusciti a trovare tutte le location che cercavamo. Abbiamo ricreato persino una dogana al confine tra Italia e Slovenia e ambienti di alta montagna. Per una produzione è importante avere la possibilità di allestire set in un’area che offre tante possibilità di scelta, è un’ottimizzazione delle risorse non indifferente. Lo stesso discorso vale per Tivoli, infatti gireremo ‘Squadra Antimafia’ anche lì, nel centro storico. A Tivoli è un ritorno visto che ci siamo già stati in passato, abbiamo montato set in abitazioni private e a Palazzo San Bernardino, negli uffici del Comune”.
Per Rosa di sicuro poter lavorare “a casa” è un motivo di orgoglio in più: “A Tivoli e Guidonia abbiamo un’ampia scelta di location per ogni esigenza – prosegue lo scenografo – da ambientazioni storiche a quelle più attuali si può trovare di tutto. Portare produzioni cinematografiche e televisive sul territorio significa creare un indotto non indifferente per l’economia locale, un incentivo per tante realtà ed esercizi oltre al prestigio che ne deriva per la città”.

M.C.

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