Lo sai che … curiosità sulle Fontane di Villa d’Este patrimonio dell’umanità

La Fontana di Venere: E’ sita nel cortile interno della dimora ed ha il compito di accogliere il visitatore che da lì può entrare nelle sale della Villa e uscire sul Vialone con la Gran Loggia. E’ stata realizzata interamente in travertino dallo scultore Raffaele Sangallo. Motivo ricorrente è l’Aquila, emblema della città. In alto è posto un busto di Costantino.

 

Fontana d’Europa:  E’ posta sul Vialone, in posizione diametralmente opposta alla Gran Loggia con la quale condivide lo stesso motivo architettonico, quello di un arco di trionfo. Ulteriore curiosità il fatto che alcune elementi di questa fontana sono andati perduti negli anni, tra questi un’ampia vasca marmorea in cui venivano raccolte le acque. Un gruppo scultoreo raffigurante la divinità mitologica greca, Europa, nell’atto di abbracciare un Toro è stato invece trasferito a Villa Albani a Roma.

 

Fontana del Pegaso: Il nome deriva ovviamente dal Pegaso, il cavallo alato della mitologia greca, sul quale i cantori ellenici hanno tramandato varie leggende, tra cui quella secondo la quale, dopo aver terminato le sue imprese, Pegaso venne trasformato da Zeus in una costellazione di stelle scintillanti. In omaggio alla figura del mitico cavallo alato, questa figura raffigurava l’animale nell’atto di spiccare il volo con le ali spiegate, un’immagine simbolica, inneggiante alla libertà e alla vitalità.

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Fontana dell’Organo: Su questo ulteriore capolavoro ci siamo già soffermati in una precedente capitolo della nostra rubrica. Progettata da Pirro Ligorio, l’architetto scelto dal cardinale d’Este, la fontana è stata costruita in più fasi tra il 1568 e il 1611. Alla sua realizzazione ha contribuito anche Gian Lorenzo Bernini. Costui è stato l’autore dell’edicola che, nella nicchia centrale, protegge l’organico idraulico, il geniale dispositivo azionato dalla caduta delle acque e in grado di emettere suoni e melodie grazie alla spinta meccanica impressa dall’acqua stessa sui tasti dell’organo. Un artificio unico nel suo genere e talmente strabiliante che ancora oggi i visitatori della Villa ritengono che vi sia un pianista nascosto all’interno della Fontana.

 

Fontana del Nettuno: A guardarla dal basso, questa Fontana sembra un unico blocco con quella dell’Organo soprastante. E’ la più imponente di quelle presenti nella dimora nonché la più scenografica per la mole di acqua e gli zampilli che la proiettano verso l’alto. Presenta una particolarità rispetto alle altre.

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La Fontana del Nettuno è infatti quella di più recente realizzazione. La sua creazione risale alla prima metà del XX secolo e scaturisce anche da un’ulteriore motivo scenografico ovvero la cascata che discende dalla Fontana dell’Organo, le cui acque regalano un rumore scrosciante quasi a restituire quelli che si ammirano in simili scenari naturali. Altro particolare scenografico, quello delle vasche in basso ognuna più alta delle altre per ricreare a loro volta piccole cascate.

 

E’ questa solo la prima tappa del nostro tour tra le Fontane di Villa d’Este. Mancano ancora altri capolavori da descrivere. Lo faremo in seguito per accrescere la vostra curiosità e stimolarvi ad andare a visitare (o a tornare) in un luogo magico e unico nel suo genere.

 Alessandro Bianchi

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