Alla stregua di altri paesi confinanti, ciò che incuriosisce di San Gregorio da Sassola è anche letimologia del nome. Essa affonda le proprie origini nella storia millenaria di questo borgo che si intreccia a sua volta con quella di popoli e personaggi vissuti in varie epoche.
Studi storici ritengono che lattuale San Gregorio sia stato in origine lantica Efula, una cittadina che nel primo periodo di espansione di Roma tentò di opporsi al dominio della stessa prima di capitolare ed esserne sottomessa, subendo la stessa sorte capitata ad altri territori vicini. Terminata lepoca romana con la fine progressiva dellImpero, il territorio di San Gregorio confluì, nel dicembre 587, nel fondo Ancesano che papa Gregorio Magno donò al Monastero di SantAndrea al Celio da lui stesso fondato pochi anni prima. Fu in questo periodo che va annoverato il sorgere di Castel San Gregorio (così chiamato in onore del Pontefice suddetto) nel cui territorio confluirono anche gli abitanti del vicino Castel Faustiniano.
In età medievale e in epoca moderna, Castel San Gregorio divenne oggetto di controversie tra le nobili famiglie romane (Orsini, Colonna e Barberini), vicine alla corte pontificia, perennemente in lotta tra loro per ottenere il possesso dei territori confinanti con la Città Eterna. Tra alterne vicissitudini, la storia del feudo Castel San Gregorio rimase sempre intrecciata con quella delle famiglie romane fino allUnità dItalia quando, la fine dello Stato pontificio, portò una novità importante per il paese ovvero il cambio di denominazione in quello attuale di San Gregorio da Sassola.
Tale cambiamento venne avallato in seguito agli studi dello storico gesuita Atanasio Kircher, il quale era giunto alla conclusione che nel territorio di San Gregorio, in passato sorgesse lantica cittadina di Saxula, appartenente agli Equi e distrutta dai romani nel 353 a.C. Fu un regio decreto firmato dal sovrano Vittorio Emanuele nel settembre 1872 a ufficiale la nuova denominazione del paese. Tuttavia, lipotesi di Kircher, in seguito, si rivelò errata. A smentirla numerose ricerche postume su Saxula condotte da professori ed esperti di storia internazionali. Ne citiamo alcune. Ai primi del Novecento, il britannico Thomas Ashby nellopera La via Tiburtina scrisse che Lidentificazione di San Gregorio con Sassula, da cui ladozione del suo presente nome ufficiale è certamente erronea. Stessa conclusione del professore emerito della Sapienza, Fulvio Cairoli Giuliani che nel 1966 condusse uno studio su Saxula ed Empulum nella quale stabilì che la collocazione di entrambe nella Valle Empolitana è certamente sbagliata.
Dunque quello di Kircher fu un errore storico evidente che, tuttavia, non ha provocato ulteriori cambi di denominazione a San Gregorio da Sassola negli ultimi 145 anni di storia.
Alessandro Bianchi