GUIDONIA – “Bar Lady”, arriva l’hindi rap di “Monkey”

Dal 16 dicembre su tutte le piattaforme il primo dei 5 brani del “Sesto Chupito Bar” di Simone Cavina

Un locale, una ragazza da urlo che si mantiene gli studi lavorando la notte, un giovane universitario. Sullo sfondo, un amore pronto a sbocciare.
Una storia inventata dove la protagonista è l’emblema della femminilità, una sorta di “donna angelicata” di dantesca memoria.
Sono soltanto alcuni indizi di “Bar Lady”, il primo dei cinque brani di “Sesto Chupito Bar”, il Cd con cortometraggio firmato da “Monkey”, al secolo Simone Cavina, 21 anni di Colle Fiorito di Guidonia, studente in Scienze della Comunicazione all’università “La Sapienza” di Roma.
“Monkey” non si definisce un cantante, ma un artista a cui piace scrivere e raccontare, “perché oggi ce n’è tanto bisogno”, un artista cresciuto a pane e rap, eppure più portato all’hindi rap.
Lunedì 16 dicembre “Bar Lady” sarà on line su Youtube e sulle altre piattaforme, ma soprattutto sul canale dell’artista “MonkeyMCMXXIX”.
Il primo di cinque brani da tre minuti l’uno in ciascuno dei quali Simone narra a puntate ogni sfaccettatura della personalità di Soel, la bar lady del “Sesto Chupito Bar” interpretata da Martina Alcini, e la storia con Cosimo.
“E’ una storia in cui tutti i ragazzi si riconoscono – annuncia “Monkey” – una storia a puntate di una serata trascorsa in un bar al posto del solito video rap con le pistole.
L’unica arma è il messaggio della bar lady, la studentessa lavoratrice, bandiera e portavoce di tutti coloro che si trovano in questa situazione e arrancano in uno Stato che non tutela questo status nella società”.
Testi e musica di MonkeyMCMXXIX, regia di Cristian D’Alonso, mix e master di “EyssStudioProductions”, i brani sono stati registrati da “Roen” a Tivoli,
“Sesto Chupito Bar” è il primo album di Simone Cavina dopo un anno e mezzo di lavorazione tra ideazione e realizzazione.
“La mia musica – spiega ancora “Monkey” – nasce per dare sfogo ai miei sentimenti e per portare il genere indirap dalla periferia alla città.
Ho creato il mio genere con un metodo di scrittura futurista basata sulle quartine che rompe la sintassi e resta fedele al vecchio stile del rap su suoni vintage, metodo old school”.
Non resta che attendere il 16 dicembre per la prima puntata del “Sesto Chupito Bar”.

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