GUIDONIA- Via Longarina, 140 mila euro e sei mesi di tempo per riaprire il ponte

Secondo il perito ha ceduto il terreno sottostante la rampa, ma non è a rischio crollo. Micropali fino alla base di travertino e tiranti

Non rischiava di crollare subito, ma la sicurezza della struttura nel tempo sarebbe andata a “farsi benedire”.
A cedere è stato il terreno sottostante una rampa in particolare e serviranno circa 150 mila euro per ripristinarla e sei mesi di tempo per renderla agibile.
E’ in sintesi la conclusione dell’ingegnere al quale l’amministrazione comunale ha affidato l’incarico di studiare il caso del ponte di via della Longarina, la strada che collega viale Roma a Colle Fiorito con via Trento, a Villalba, chiusa al traffico da giovedì sera 31 ottobre.
Il tecnico, selezionato dal settore Lavori pubblici tra una “rosa” di 5 professionisti esperti in strutture indicati dall’Ordine degli Ingegneri di Roma e Provincia, giovedì 12 dicembre ha presentato in Commissione gli esiti delle indagini effettate in due settimane di sopralluoghi e verifiche sul cavalcavia sovrastante la linea ferroviaria Roma-Pescara.
Nella relazione consegnata al dirigente ai Lavori pubblici Egidio Santamaria e all’assessore Antonio Correnti il professionista ha evidenziato criticità sulla struttura lato viale Roma in particolare sul cosidetto “scatolare”, una sorta di C rovesciata in cemento armato che sostiene la rampa.
“Il terreno ha ceduto in un punto specifico e la struttura si è allargata – spiega l’assessore Correnti – perché pare ci fosse un dilatamento dell’acqua.
Un rischio crollo non era imminente, ma ovviamente c’è un limite di sicurezza che non va superato: diciamo che c’era, ma è stato fermato in tempo”.
Nella sua relazione il tecnico incaricato ha redatto anche un computo metrico stimando lavori a base d’asta per 80, 90 mila euro senza calcolare gli oneri per la sicurezza, Iva e somme a disposizione dell’amministrazione: insomma, a occhio e croce l’intervento finirà per costarne circa 140 mila.
“L’ingegnere – prosegue l’assessore Correnti – ha proposto un intervento che prevede dei micropali fino alla base del travertino più solido e delle legature con tiranti d’acciaio nella parte superiore, come le catene utilizzate per non far aprire gli edifici.
La rampa sul lato via Trento non presenta alcuna necessità di pronto intervento, comunque opereremo sui giunti del ponte e verrà rifatto il manto stradale.
Non sono abituato a dire i tempi ma credo che in sei mesi riusciremo a riaprire via della Longarina adottando una procedura di somma urgenza per l’affidamento dei lavori e dell’incarico di progettista allo stesso professionista che ha già in essere un rapporto con l’amministrazione.
Sarà poi il dirigente a espletare l’iter amministrativo applicando la procedura più veloce prevista dal Codice degli Appalti”.
Se il terreno ha ceduto una volta in un punto può succedere ancora? “Il problema – conclude Correnti – credo sia nato dallo smaltimento delle acque che scendendo dalla struttura si sono incanalate scavando sotto, quindi si faranno anche le opere di mitigazione del problema.
E’ stata presa in considerazione anche l’ipotesi di addolcire la pendenza facendo l’asfalto più alto in modo da far lavorare meglio il giunto”.

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 La rampa ha sempre creato “grattacapi”. Opera inaugurata a 8 anni dal collaudo

Fu inaugurata otto anni dopo il collaudo con mille prescrizioni. Velocità massima di trenta chilometri orari, transito permesso ai mezzi con carichi inferiori a 3 tonnellate e mezzo, divieto di sorpasso, divieto di sosta e divieto d’accesso ai pedoni.
E’ una storia lunga e travagliata quella del ponte di via della Longarina. L’ultimo problema è stato rilevato il 31 ottobre scorso dai Vigili di Fuoco del Distaccamento di Villa Adriana che segnalarono “una vibrazione anomala lungo la rampa della strada nella corsia direzione via Roma”. E’ sempre la stessa rampa che fin dalla costruzione creò i maggiori “grattacapi” alla Polizia municipale.
Lavori finanziati dalla Comunità europea e dalla Regione Lazio nell’ambito del Pic Conver per un milione 479 mila 747 euro – 237 mila dei quali erogati dal Comune – ed eseguiti dalla Lami costruzioni srl di Susano di Palagano (Modena) per un importo, di 939.749 euro e 28 centesimi al netto di un ribasso d’asta pari al 27,68 per cento.
Presi in consegna il 27 maggio 2003, i lavori furono ultimati il 18 novembre 2004, ottennero il parere tecnico statico favorevole del Genio di Ferrovie e del Genio Civile, superarono il collaudo statico definitivo a pieno carico e il controllo tecnico-economico di primo e di secondo livello.
Tuttavia trascorsero anni prima del taglio del nastro. Il 7 ottobre 2006 i vigili urbani evidenziarono una serie di anomalie, su tutte crepe, solchi e cedimenti della pavimentazione che avevano causato un evidente dislivello del piano stradale sulla rampa di salita direzione via Roma.
Considerando che la pendenza delle rampe del cavalcavia era pari al 7 per cento, i vigili suggerirono una velocità massima di percorribilità su tutta la strada dovrà essere di 50 chilometri orari. Fu l’ex sindaco Eligio Rubeis il primo aprile 2011 a inaugurare via della Longarina, dichiarata percorribile in entrambe i sensi di marcia ma a una velocità massima di trenta chilometri orari. In quel caso il comandante della Polizia municipale Marco Alia vietò l’accesso ai pedoni e il transito ai mezzi con carichi superiori a 3 tonnellate e mezzo, imponendo il divieto di sorpasso e sosta.

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