GUIDONIA – Pub nel mirino, secondo furto in dieci giorni. Ecco le facce dei ladri

Banditi ancora a segno all’Old Ireland di Via delle Gerbere, a La Sorgente. Il titolare: “Erano tre giovanissimi rom: la prossima volta mi trovano dentro, poi un giudice stabilirà se è legittima difesa o meno”.

Oramai sembrano averci preso gusto. Gli era andata bene una volta, gli è andata bene anche una seconda. Ma in questo caso ci hanno lasciato la faccia.
All’alba di oggi, lunedì 13 gennaio, i ladri hanno di nuovo fatto razzia all’Old Ireland Pub di Via delle Gerbere 67, alla lottizzazione “La Sorgente” a Colle Fiorito di Guidonia, lo stesso locale già depredato all’alba di giovedì 2 gennaio. Sul caso indaga la Polizia di Tivoli che ha acquisito le immagini del nuovo sistema di videosorveglianza installato a seguito del primo furto dal titolare, Matteo Muggeo, il 29enne di Guidonia che gestisce il locale di Via delle Gerbere in società con la compagna Francesca Romana Pagliaro e la cognata Giovanna Pagliaro.
Secondo il racconto del commerciante, la banda stavolta è entrata in azione verso le 2 – a differenza della prima volta quando agì alle 5,45 – ha scardinato la serranda nuova ed è penetrata nel locale favorita dal fatto che la porta di legno artigianale d’accesso era stata distrutta nel primo raid.
Bottino: un centinaio di euro in monete contenute nel cassetto del registratore di cassa. Insomma un colpo fotocopia al precedente, con la differenza che oggi le telecamere del sistema di videosorveglianza hanno ripreso gli autori.
Sono tre ragazzi all’apparenza poco più che 18enni di probabile etnia rom.
“Il primo furto – si sfoga Matteo Muggeo – mi ero costato 5 mila euro per la riparazione della serranda, per l’installazione dell’impianto di videosorveglianza e la sostituzione della porta artigianale in legno.
Proprio oggi mi avrebbero installato il sensore di movimento alle serrande che si attiva se c’è una vibrazione o un sussulto.
Mi ero attrezzato ma non mi hanno dato il tempo, tutto per rubare 100 euro, ma i danni strutturali sono ingenti.
La prossima volta ci trovano a me dentro e allora non sarà più cronaca leggera ma pesante: se qualcuno non ci aiuta, ci facciamo giustizia da soli poi ci sarà un giudice a stabilire se è stata legittima difesa o meno. Dipende tutto dalla mia pazienza, vediamo quanta ne ho ancora”.

Condividi l'articolo:
LEGGI ANCHE  MARCELLINA - Palpeggia la 16enne, niente galera per il marocchino se va in terapia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.