Il 27 gennaio i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Monterotondo hanno sequestrato un capannone industriale e le adiacenti pertinenze, adibite arbitrariamente a discarica di rifiuti speciali non pericolosi.
Due le persone segnalate all’autorità giudiziaria: l’amministratore della società proprietaria del capannone e l’operaio sorpreso durante le operazioni di movimentazione dei rifiuti, tramite mezzo meccanico.
“Il comportamento posto in essere integra la gestione e deposito di rifiuti non autorizzato, in quanto l’assenza di calendarizzazione dei conferimenti a discarica ha determinato, come conseguenza, l’eccedenza delle volumetrie massime consentite in deposito temporaneo”, si legge nel comunicato diffuso dalle Forze dell’Ordine.
I cumuli di rifiuti presenti sul suolo, pari a circa 140 m3 , sono distribuiti in tre aree:
– la prima, 600 m2 , sul piazzale antistante il capannone, contiene rifiuti speciali derivanti da processi di costruzione e demolizione edili;
– la seconda, 180 m2 , all’interno del capannone, dove sono accumulati rifiuti misti derivanti dall’attività di demolizione;
– la terza, 120 m2 , dove sono ammassati rifiuti speciali misti derivanti dall’attività di costruzioni e demolizioni.
Posto sotto sequestro anche il mezzo escavatore utilizzato per la movimentazione dei rifiuti. Proseguono, inoltre, gli accertamenti per verificare lo stato dei luoghi e l’eventuale compromissione ambientale e paesaggistica.