“La Spesa per Te”: la spesa sospesa sbarca a Tivoli

L'iniziativa di Luisa Mariotti per aiutare le famiglie bisognose diventata virale sui social

La spesa sospesa sbarca a Tivoli con un appello diventato virale in neanche un week end. In tempi di emergenza sanitaria e crisi economica, le difficoltà di molte famiglie si sono acuite e, la difficoltà di spostarsi, rende più complicato tutto. E così sul web è nata, spontanea, l’iniziativa di solidarietà La Spesa per Te “Fatta da cittadini per altri cittadini, al di là di qualsiasi classe sociale o credo politico o religioso” spiega la promotrice Luisa Mariotti. Il meccanismo è semplice “Chiunque faccia la spesa in uno degli esercenti che hanno dato la disponibilità può comprare quello che vuole e lasciarlo a disposizione di chi ne ha bisogno”. Ogni negozio metterà a disposizione un raccoglitore dove poter lasciare il cibo donato.

L’elenco dei punti vendita che aderiscono a La Spesa per Te cresce di ora in ora “Siamo partiti venerdì pomeriggio, poi sabato mattina ci siamo attivati ed abbiamo cominciato dal centro di Tivoli. Ora ci sono già adesioni da negozi in vari quartieri della città e dei comuni limitrofi, anche Guidonia Montecelio e Castel Madama. Tutto grazie al passa parola ed ai social network. Stiamo valutando se collaborare con altre associazioni per coinvolgere la grande distribuzione”. L’appello, infatti, ha fatto velocemente il giro di molti gruppi Facebook dell’hinterland tiburtino e sulle bacheche private di tante persone è spuntato il logo del cuore con le due mani “L’idea si sta ampliando velocemente, già da lunedì le persone hanno cominciato le donazioni e, di conseguenza, anche le prime persone in difficoltà hanno potuto cominciare a prendere il cibo. Sui social pubblicheremo l’elenco aggiornato dei negozi che hanno aderito”. L’unico paletto, per far si che dell’iniziativa possano beneficiare quante più persone possibile, è che si possono prendere tre prodotti per persona del nucleo familiare.

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“E’ un vero miracolo – prosegue Luisa Mariotti – il cento per cento dei negozi che abbiamo contattato hanno dato subito l’adesione. I primi sono stati i negozietti del centro di Tivoli, non ci si può allontanare da casa visto il momento particolare. Poi altri sono stati contattati da persone che hanno diffuso l’iniziativa ed altri ancora ci hanno contattato”.

Ma come è nata questa iniziativa? “Stando in casa il cervello gira veloce e, venendo a conoscenza in vari supermercati iniziavano ad arrivare persone che si presentavano alla cassa con la spesa ma senza soldi per pagarla, ho deciso di agire. Con un’amica abbiamo buttato giù il logo ed abbiamo cominciato a diffondere l’idea. Abbiamo solo pensato che non si possono lasciare delle persone senza un po’ di latte o un po’ di pasta da mettere in tavola. Tivoli, sono convinta, è una famiglia, come scrisse mia nonna in un libro, e come tale si sta comportando. Ne sono orgogliosa”.

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di Fulvio Ventura 

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