Nomentana Hospital, Giacomoni: “Presentata interrogazione parlamentare”

Sul caso Nomentana Hospital è intervenuto Sestino Giacomoni, membro del coordinamento di presidenza di Forza Italia e deputato eletto nel collegio in cui si trova la struttura ospedaliera.

“Al Nomentana Hospital di Fonte Nuova, in questi giorni sono stati trasferiti oltre 50 pazienti Covid-positivi, provenienti dalla rsa di Nerola – spiega il deputato, originario di Mentana – Nella struttura di Fonte Nuova, comune alle porte di Roma, oltre ai 50 Covid appena trasferito, ne erano già presenti altri 22. Il Nomentana Hospital in realtà è una residenza per anziani e non ci sono le condizioni, ne le professionalità o le strutture per ospitare questo tipo di pazienti. Il Presidente della struttura e i sindacati hanno già segnalato alla Regione Lazio e alla Asl 5 la carenza di personale specializzato, di dispositivi di protezione e il mancato rispetto del rapporto tra personale e pazienti Covid-positivi indicato dagli standard minimi, ma la Regione ancora non interviene”.
“Per questo –  prosegue Giacomoni – di fronte al perdurare di questa situazione ho presentato oggi al Ministro della Salute un’interrogazione per sapere quali iniziative, per quanto di propria competenza, si intendano adottare urgentemente per contribuire a dare effettiva soluzione alle forti e insostenibili criticità manifestate da questa struttura a garanzia dei pazienti, degli operatori sanitari e di tutti i residenti di Fonte Nuova e dei comuni limitrofi, considerato che nella struttura lavorano oltre 500 operatori sanitari, che vivendo in zona, rischiano di diventare loro stessi potenziali diffusori del virus”. Il persistere di questa situazione rischia di far esplodere una bomba sanitaria e sociale alle porte di Roma. Per questo chiediamo al Presidente del Consiglio, al presidente della Regione e al Ministro della Sanità di intervenire subito per dichiarare la zona rossa, isolando la struttura ed effettuando tamponi a tutti: agli altri 400 pazienti non Covid e ai 500 operatori sanitari, per evitare che uscendo da lì e tornando nelle loro zone di residenza diffondano il virus nei comuni limitrofi della provincia di Roma e nella capitale stessa. L’errore di chi ha concentrato pazienti Covid in una struttura non predisposta a riceverli rischia di trasformare Fonte Nuova nella Codogno del Lazio”.

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