TIVOLI – Cosa Nostra Tiburtina, slitta il processo: scarcerati in 8 per effetto Covid-19

In primo grado col rito abbreviato erano “fioccati” 110 anni di galera, ora puntavano ad uno sconto di pena e invece sono riusciti ad ottenere i domiciliari per effetto del Coronavirus.
E’ in sintesi il contenuto del provvedimento emesso oggi, giovedì 9 aprile, dalla Corte d’Appello di Roma nei confronti di otto affiliati alla cosidetta “Cosa Nostra Tiburtina”, la gang che controllava le piazze di spaccio di Tivoli e Villanova smantellata l’8 marzo 2018 capeggiata dal deceduto Giacomo Cascalisci.
S tratta di sei uomini e due donne che il 17 luglio 2019 nel processo col rito abbreviato furono condannati insieme ad altri tre imputati già liberi a pene comprese da un minimo di 8 a un massimo di 16 anni e 8 mesi.
I giudici della Prima Sezione Penale hanno ritenuto affievolite le esigenze di custodia in carcere, facendo propria la circolare del Procuratore generale della Corte di Cassazione evidenziando il rischio epidemico in carcere.
A causa del Coronavirus era già slittata l’udienza del 17 marzo scorso e salterà anche quella fissata per giovedì 16 aprile.

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