I Commissari temono il contagio, in fuga dalla Maturità

L'Italia prova a ripartire, ma in alcuni settori sembra che ci sia poca voglia e coraggio

L’Italia si è rimessa in marcia dopo le pesanti restrizioni dovute all’emergenza Coronavirus. Eppure la sensazione è che non tutti abbiano risposto con voglia e un pizzico di coraggio a questo ritorno al lavoro – e al dovere – che sarebbe più che mai necessario in questo periodo.

I disagi per chi cerca di interfacciarsi con alcuni uffici pubblici sono ancora molti. In questi giorni c’è in particolare un tema che sta coinvolgendo il tema della scuola: gli esami di maturità.

I provveditori stanno provando a reclutare dirigenti scolastici in pensione, presidi di scuole primarie, perché pare ci sia un “fuggi fuggi” dei commissari per paura dei contagi. Una vera e propria precettazione.

Repubblica di oggi ha pubblicato i dati per fotografare questo “buco”, nonostante le chiamate siano partite il 6 maggio.

In Lombardia le commissioni d’esame sono 1.797 e al momento hanno dato la disponibilità 1.027 presidenti. In Piemonte manca il venti per cento. In Toscana sono vuote 150 caselle su 766.

Problemi anche nel lazio dove l’Ufficio Scolastico Regionale ha divulgato un appello lo scorso 18 maggio, in cui il direttore generale Rocco Pinneri ha affermato che al fine di assicurare lo svolgimento dell’esame di stato “è ancora necessario completare alcune commissioni” rinnovando l’invito a rendersi disponibili per tutti i dirigenti scolastici che non abbiano già provveduto e tutti i docenti in possesso dei requisiti che non siano già impegnati nell’esame in qualità di commissari (articolo 7, commi 3 e 4, dell’ordinanza del Ministro 17 aprile 2020, n. 197).

LE CAUSE DELLE RINUNCE: LA PAURA DEL VIRUS

Un fenomeno, questo delle defezioni, già presente da alcuni anni ma quest’anno accentuato dalla  paura per l’emergenza sanitaria in corso, come ha dichiarato a Tecnica della Scuola Mario Rusconi, presidente di Associazione Nazionale Presidi Lazio:  “il problema è legato a diversi motivi, anche ai compensi non troppo adeguati. Solo che quest’anno con il timore del contagio del Coronavirus sarà ancora più evidente. Comunque, il direttore dell’Ufficio scolastico si è già mosso: ci ha comunicato che in caso di assenza del personale nominato non ci sarà altra scelta che chiedere ai dirigenti scolastici di procedere alla nomina d’ufficio”.

IL PARERE DEL DIRIGENTE DELL’ISS PIAZZA DELLA RESISTENZA ROBERTO CIMINELLI

All’Istituto Tecnico ISS Piazza della Resistenza di Monterotondo i consigli di classe hanno già nominato le 12 commissioni interne per le 12 quinte che quest’anno affronteranno gli esami. “Attendiamo i nominativi dei 6 commissari esterni, uno ogni due classi” afferma il Dirigente Scolastico Roberto Ciminelli. Secondo la direttiva del Ministero le commissioni dovrebbero insediarsi il 15 giugno e il 17 giugno alle ore 8.30 dovrebbe iniziare il primo orale, il dirigente è fiducioso che i tempi verranno rispettati: “Sono fiducioso, una soluzione verrà trovata. La paura di molti colleghi è normale e comprensibile ma il personale della scuola non si è mai tirato indietro di fronte alle difficoltà. Per i ragazzi è un momento importante soprattutto dopo questo anno così particolare la scuola deve dare un segnale forte di presenza.”

COME SARà L’ESAME

Per quest’anno vista la situazione d’emergenza non si terranno le prove scritte ma l’esame consisterà in un’unica prova orale di fronte a una commissione di sei insegnanti interni (nominata dal consiglio di classe) e con un Presidente di Commissione esterno nominato dall’Ufficio Scolastico Regionale.

 

 

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