Eccellenza, l'Eretum non si iscriverà al campionato: il nuovo progetto

Eretum Monterotondo, la famiglia Alessandri vende: presto una nuova società

di Valerio De Benedetti

Una decisione a sorpresa, maturata nel tempo e diventata necessaria. La famiglia Alessandri ha messo in vendita l’Eretum Monterotondo, nato nel 2016 dalla fusione di due squadre della città (l’Eretum e il Monterotondo per l’appunto). Dopo l’addio del direttore sportivo Francesco, anche la proprietà costituita da Dino e Athos Alessandri è pronta a lasciare. Sembrava poter essere Marco Carducci, imprenditore di 45 anni e attuale vice-presidente, l’acquirente, ma non sarà così. Carducci detiene il 50% delle quote, ma non intende prendersi la maggioranza, piuttosto appoggiare un’eventuale nuova proprietà, che dovrebbe essere formata da un gruppo di imprenditori locali i cui nomi non sono però ancora noti. Quel che è certo, è che Alessandri lascerà la società solo in mani sicure. La chiusura sembrava essere a un passo già due settimane fa, ma manca ancora l’accordo su alcuni dettagli che hanno rinviato il tutto. La stagione comunque si appresta ad iniziare e bisognerà fare in fretta se si vorrà chiudere.

IPOTESI FUSIONE – Era circolata anche l’ipotesi di una fusione con il Real Monterotondo Scalo, ma, come spiegato dallo stesso Dino Alessandri in un’intervista al Corriere dello Sport, non è mai stata una strada praticabile. “Tra di noi c’è rispetto e stima, ma nessun accordo. Due anni fa ci andammo vicino, poi non se ne fece nulla. Teniamo a distanza lo Scalo 1 km e mezzo”, scherzava pochi giorni fa.

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