TIVOLI – Omicidio in frutteria, l’assassino di Said confessa. Giallo sul coltello

Ieri nel carcere di Rebibbia Ahmed Badr è stato interrogato dal Giudice: arresto convalidato, resta in cella. Oggi la salma della vittima è stata portata in Egitto

Davanti ai magistrati ha ammesso le sue responsabilità. Ieri mattina, venerdì 3 luglio, nel carcere di Rebibbia dove è detenuto si è svolto l’interrogatorio di garanzia a carico di Ahmed Badr, il ragazzo egiziano di nemmeno vent’anni fermato dai carabinieri della Compagnia di Tivoli per l’accoltellamento e la morte di El Said Abdelsalam Abdelbaky Elkoumy, per tutti “Said”, il 28enne fruttivendolo egiziano ucciso lunedì pomeriggio 29 giugno davanti al suo negozio “L’Angolo della Frutta” di via Sardegna a Villa Adriana.

Ahmed Badr, difeso dall’avvocato Stefano Saccucci di Tivoli, ha parlato per dieci minuti davanti al Giudice per le indagini preliminari Sabina Lencioni e al pubblico ministero Giuseppe Mimmo, che gli contestano il reato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione.

“Il mio assistito – spiega il legale – ha risposto a tutte le domande e i contorni di questa tristissima vicenda sono tutti abbastanza chiari. Restano da chiarire soltanto pochi aspetti”.

“Secondo il fratello della vittima l’indagato non sta bene mentalmente? – aggiunge l’avvocato Saccucci – E’ uno degli aspetti che merita di essere approfondito”.

L’inchiesta punta a chiarire se il giovane sia arrivato armato al negozio della vittima oppure se abbia afferrato nel locale il coltello da cucina a punta trovatogli in tasca dai carabinieri. Decisive in tal caso le testimonianze dei presenti e le registrazioni delle telecamere di esercizi commerciali adiacenti.

Sempre ieri, venerdì 3 luglio, nella Grande Moschea di Roma ai Parioli si erano celebrati i funerali di Said e oggi pomeriggio la salma del ragazzo ucciso è stata trasferita in aereo da Roma in Egitto fino alla città d’origine Gharbeya dove l’attendono l’anziana madre e la moglie per una seconda celebrazione funebre.

Non si ha ancora alcuna notizia, invece, circa una possibile commemorazione a Villa Adriana, la sua seconda casa.

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