Banca d’Italia: ancora una contrazione del Pil

Le produzioni industriali segnalano piccole crescite ma la stima del prodotto interno lordo è negativa

Il rapporto

D’accordo: il recente rapporto Istat segnala una crescita a maggio delle produzioni industriali, ma Banca d’Italia sottolinea che dall’emergenza non siamo certo fuori, visto che rivede le stime del Pil di un mese fa. Allora indicava -9,2%, ora rileva una ulteriore contrazione pure per il secondo trimestre dell’anno, dopo il 5,3% del primo. Ma l’istituto prevede una ripresa nei prossimi due anni, con un + 4,8% nel 2021 e + 2,4% del 2022, a cominciare dai prossimi mesi con l’esaurimento delle misure di contenimento (non è stato preso un considerazione, al momento dell’analisi, l’allungamento del periodo di emergenza almeno fino alla fine dell’anno di cui sti sta parlando). In caso contrario, la ricaduta del Pil sfiorerebbe il 13%.

Per il bollettino della Banca d’Italia, rilasciato il 10 luglio, le misure di ammortizzazione sociale hanno attenuato il calo dell’occupazione. I dati più recenti segnalano un arresto della sua caduta e una ripresa della partecipazione al mercato del lavoro.

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