Niente strutture, il giovane campione di Judo costretto ad allenarsi lontano da casa

Simone Aversa: “Sarebbe bello poter disputare a ‘casa mia’ una competizione importante

La famiglia Aversa: “Ci auguriamo che il Palazzetto possa far crescere i nostri atleti Simone non ne ha avuto la fortuna”

Non potersi allenare vicino casa, viaggiare tutti i giorni è stato un sacrificio. Sono costretto a studiare in macchina, o direttamente in palestra tra una pausa e l’altra. All’inizio è stata dura, poi ho trovato un mio equilibrio”, sono le parole di Simone Aversa, che per inseguire la sua passione nel Judo, ha dovuto fare delle rinunce. “Sicuramente per tempistiche e organizzazione è stato un handicap per me”, ha proseguito.

L’apertura prossima del Palazzetto dello sport di Guidonia, gli ha però dato una nuova speranza: “Lo vedo ogni giorno perché vado a
scuola lì, al Liceo Scientifico Majorana. Pensavo fosse una struttura per il nuoto, solo recentemente ho scoperto che invece può ospitare tante discipline. Sicuramente mi avrebbe cambiato la vita avere un impianto così vicino casa adibito al judo ai miei inizi. Sarebbe bellissimo se altri ragazzi potessero avere quest’occasione che non ho avuto. Mi piacerebbe anche un giorno poter fare una gara o disputare una competizione  a ‘casa mia’”. (V.D.B & F.G.I.)

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