GUIDONIA – Cave senza polizze, appello per evitare la chiusura

L’imprenditore Vincenzo De Gennaro scrive una lettera aperta al sindaco Michel Barbet: “Ecco le condizioni per stipulare nuove fideiussioni a garanzia delle opere di ripristino ambientale”. Oggi e domani tre cavatori a confronto con gli amministratori

E’ iniziata venerdì 7 agosto a Guidonia Montecelio l’operazione di blocco delle attività per le cave prive della fideiussione prevista per legge a garanzia delle opere di ripristino ambientale, soldi che il Comune deve introitare per ritombare nel caso in cui non lo abbia fatto l’azienda. Sempre venerdì, mentre il dirigente comunale all’Ambiente Egidio Santamaria ordinava il fermo a tre imprese del settore estrattivo – ne abbiamo parlato qui , Vincenzo De Gennaro, amministratore della “Degemar Cave srl”, inviava una lettera aperta al sindaco Michel Barbet, all’assessore Elisa Strani, allo stesso Santamaria e a tutte le forze politiche della Città. Una nota dal titolo “Sos – Sblocco fideiussioni alle attività estrattive – richiesta urgente di un atto di indirizzo politico”.

“Egregio Signor Sindaco – esordisce De Gennaro – mi trovo costretto, nella qualità che rivesto di legale rappresentante di una delle tante aziende operanti nel settore industriale del travertino, a scriverle direttamente, visto il mancato riscontro a tutte le mie precedenti formalmente trasmesse all’ufficio comunale competente per materia, per rappresentarLe, come dimostra inconfutabilmente tutta la documentazione acclusa alle mie precedenti, il massimo impegno e la condotta assolutamente diligente assunta dalla nostra società, come quello di tante altre, nella ricerca delle Compagnie Assicurative per l’ottenimento della polizza fideiussoria a favore di Codesto Spettabile Ente a garanzia delle opere di ripristino ambientale”.

“Oggi – prosegue De Gennaro – dopo un semestre di assiduo lavoro di ricerca come specificato nelle note trasmesse a mezzo Pec a firma dello scrivente, durante il quale si è subita una confusionaria turbolenza del mercato delle cauzioni sul nostro territorio, molte delle Compagnie Assicurative consultate stanno esprimendo la disponibilità a stipulare la predetta polizza alle condizioni discusse e convenute nei diversi tavoli di incontro con il settore estrattivo, nonché approfonditamente con gli operatori del settore assicurativo nella videoregistrata web-conference tenutasi in data 8 luglio 2020 alla presenza della Sua Spettabile Persona e del Dirigente del settore interessato; condizioni che sostanzialmente di seguito riassumo:

1. Durata della polizza massima di anni tre, in coerenza con quanto disposto in materia dall’articolo 16 della Legge Regione Lazio 17/2004;

2. Scadenza della copertura rischi al termine convenuto della polizza senza obbligo di rinnovo per la compagnia;

3. Escussione della polizza non a 15 giorni ma entro due anni dalla scadenza;

4. La possibilità di co-assicurazione del rischio, in solido od eventualmente anche per separate porzioni d’area di competenza di ciascuna compagnia;

5. Dichiarazione del Comune attestante che alla data di richiesta della polizza non sussistono procedimenti sanzionatori espressamente riferiti al mancato ripristino ambientale che possano costituire il presupposto per il contestuale incameramento della cauzione”.

“A tal proposito – aggiunge l’amministratore della “Degemar Cave” – mi trovo a richiedere espressamente ed a gran voce, visto il comune coinvolgimento di tutte le aziende del settore estrattivo già in estrema difficoltà per l’emergenza sanitaria da Covid-19, un coraggioso Atto di indirizzo politico che conduca all’emanazione di una Nota Tecnica ufficiale di questo Spettabile Ente che Ella per mandato elettorale rappresenta, con l’auspicio della più ampia collaborazione di tutte le forze politiche coscienziose e responsabili della Città, al fine di formalizzare le suddette condizioni quali presupposti indispensabili richiesti dalle Compagnie Assicurative per la stipula delle polizze di fideiussione delle attività estrattive.

Alla luce di quanto sin qui scritto La invito, nella Sua qualità di Primo Cittadino, ad attivarsi per l’emanazione della predetta Nota quale unica soluzione che appare oggi percorribile per avviare tempestivamente a soluzione la grave problematica che interessa tutti gli operatori del settore estrattivo e le molteplici unità lavorative in forza ad esse, evitando, nell’immediatezza della chiusura di Ferragosto, provvedimento di sospensione delle attività produttive che causerebbero solo il blocco definitivo delle garanzie fideiussorie, con gravi danni economici alle imprese e conseguenti riprese delle manifestazioni di piazza da parte dell’intero settore al rientro dalle ferie, ancor più intense di quelle già vissute nel 2018”.

“Mi trovo, mio malgrado, – conclude l’imprenditore – costretto a precisare che in difetto di quanto legittimamente richiesto dal mercato assicurativo per l’emissione delle polizze fideiussorie, al fine di scongiurare la gravosa sospensione delle attività produttive della scrivente, come anche dell’intero distretto industriale, che oggi sarebbe determinata esclusivamente da una situazione di stallo del meccanismo di rilascio delle cauzioni assolutamente non dipendente dalla volontà e dalla condotta degli operatori del settore estrattivo, dovrò necessariamente adire, in nome e per conto della società che rappresento, le vie legali in sede civile ed amministrativa per il risarcimento dei danni cagionati all’impresa e per l’accertamento del danno erariale subito da Codesto Spettabile Comune inutilmente coinvolto nel dispendioso contenzioso amministrativo.

Auspicando la bonaria risoluzione della gravosa problematica delle polizze fideiussorie per il prosieguo delle attività estrattive attraverso l’impegno della Sua Spettabile Persona e di tutta l’Amministrazione Comunale, si resta in urgente attesa della pubblicazione della predetta Nota Tecnica che ufficializzi le condizioni minime sostenibili già verbalmente convenute nelle sedi istituzionali sopra citate, concedendo un congruo termine per la stipula delle polizze, visto il periodo feriale, senza l’emissione di alcun provvedimento immediato di sospensione delle attività produttive”.

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