Il termine Tie-dye (“legare – tingere”) è stato spesso utilizzato durante gli anni ’60 negli Stati Uniti, anche se già nel 1909 era stato registrato come “legato e tinto” da Luis C. Changsut. La storia di questa colorata tecnica di decorazione degli indumenti ha inizio in epoca precolombiana, quando in Perù gli indumenti erano pieni di linee e cerchi e di colori tra cui il giallo, il verde, il rosso e il blu.
Anche la nota Shiribori giapponese (pratica risalente all’epoca Edo che prevede la manipolazione del tessuto prima della sua colorazione in un bagno di tintura) è considerata “Tie-dye”.
Ma è negli anni ’70, che questa tecnica ha acquisito molta popolarità poiché è diventato uno dei simboli di protesta contro la guerra in Vietnam.
Il processo di Tie-dye consiste tipicamente nel piegare, torcere, plissettare e legare con corde o elastici un tessuto o un indumento. In seguito vengono applicati dei coloranti.
Ci sono varie tecniche di Tie-dye e sicuramente quelle più curiose sono:
- Spiral: che punta a creare una spirale verso il centro della maglietta.
- Rainbow: utilizzate le tonalità e le colorazione dell’arcobaleno per creare un effetto molto “peace and love”.
- Ice Dye: utilizzando questa tecnica potrete sperimentare l’utilizzo di cubetti di ghiaccio applicandoli direttamente sul tessuto nel momento in cui viene legato. Quando il ghiaccio si scioglierà, il risultato sarà straordinario.
- Heart: apparentemente complicata (ma molto semplice nella realizzazione), questa tecnica vi permetterà di creare un cuore sulla parte davanti della vostra T-Shirt.