Il programma del Villae Film Festival a Villa d’Este

Dal 20 al 27 settembre la location delle proiezioni si sposta nella suggestiva atmosfera del Gran Viale di Villa d’Este:qui saranno proiettati film i cui registi sono anche artisti rappresentati da importanti gallerie d’arte e le cui opere fanno parte di importanti Musei di tutto il mondo o che si sono distinti in un ambito artistico diverso dal cinema.

Tra i film qui proiettati, uno a sera, Il racconto dei racconti, che sarà presentato, domenica 20 settembre, dal regista Matteo Garrone in un dibattito con la giornalista cinematografica Anna Maria Piacentini. Il film è la trasposizione cinematografica di tre novelle da Lo cunto de li cunti, raccolta di fiabe di Giambattista Basile pubblicata nei primi decenni del Seicento. La cerva, La pulce e Le due vecchie sono i titoli dei racconti che compongono la trama di un film che si muove tra animali fantastici, ambientazioni straordinarie, passioni e pulsioni che traggono origine dai bisogni primordiali dell’essere umano. Eterna giovinezza, amore fraterno, violenze, costrizioni, pentimenti, magia, desiderio e morte per un film di immagini potenti e indimenticabili, con un cast internazionale che unisce Salma Hayek, Vincent Cassel, John C. Reilly, Christian Lees, Jonah Lees, Alba Rorhwacher e Massimo Ceccherini.

Lunedì 21 settembre il critico cinematografico Federico Pontiggia animerà il dibattito con il distributore Gianluca Curti, per la proiezione di Lonesome Cowboys, diretto nel 1968 da Andy Warhol e un non accreditato Paul Morissey, una rivisitazione ironica del genere western, nella storia di un gruppo di scanzonati e teneri cowboy che giunge in un paese sperduto dell’Arizona. Qui trovano uno sceriffo che per divertirsi e divertire i presenti non esiterà a travestirsi da squaw e l’affascinante Ramona, la tenutaria del bordello, con cui trascorrono piacevoli momenti. Un tono ironico e tenero, relazioni gay e non, per raccontare le avventure di un gruppo di giovani e la loro vita. Un linguaggio che demolisce i canoni del cinema tradizionale del tempo e un’atmosfera che smitizza il genere cinematografico del western. Pur avendo operato un restauro digitale del film, gli editori hanno scelto di lasciare quelle particolarità visive e sonore insite nel negativo originale che sono testimonianze dell’estetica pauperistica del cinema di Andy Warhol.

Chiude la rassegna (il 27) La Ricotta, dal film a episodi Ro.Go.Pa.G.che sarà presentato dallo scrittore Francesco Crispinoedalla regista Giovanna Gagliardo. Pier Paolo Pasolini dirige Orson Welles, Mario Cipriani, Edmonda Aldini e Laura Betti in una storia ambientata alla periferia di Roma. Qui si sta girando un film sulla Passione di Cristo in stile manierista. La comparsa Stracci, che vive nelle borgate della città, durante la pausa porta il proprio cestino del pranzo ai familiari, riuscendo poi, con un travestimento, a farsene dare un altro per sé. Il cagnolino della diva protagonista, però, glielo divora. Si ricominciano le riprese. Stracci, affamato, interpreta il Ladrone Buono: per esigenze di scena deve essere crocifisso. Solo dopo tanti ciak riuscirà a procurarsi un po’ di ricotta. Ma la sua fame atavica avrà conseguenze terribili

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