Tamponi nelle scuole e drive-in, la Cisl FP “Necessario potenziare il servizio”

Nei drive-in per i tamponi crescono i disagi per gli utenti, ma anche per gli operatori. Dalla Cisl FP un grido d'allarme per potenziare il servizio

Code e lunghissimi tempi d’attesa per eseguire i tamponi per il covid, la situazione nei drive-in tra è da codice rosso. 

D’altronde tra i rientri a lavoro e nelle scuole, i primi freddi e relativi raffreddori ed influenze, le postazioni allestite dalla Roma 5 sono letteralmente prese d’assalto, come sono chiamati agli straordinari le unità mobile predisposte per i controlli nelle scuole dove si moltiplicano segnalazioni e positivi. 

Il risultato sono lunghe code e disagi che creano problemi tanto all’utenza quanto agli infermieri che prestano al preziosa opera.

Una situazione destinata ad implodere con l’arrivo dell’influenza. 

“Vogliamo mettere in luce le criticità attualmente presenti presso le stazioni Fisse e mobili per il Tamponamento della popolazione potenzialmente esposta al Covid 19 della RM5 – commenta Dimitri Cecchinelli, segretario della Cisl Fp Roma Capitale e Rieti -. Al momento in questa Asl ci sono soltanto 3 punti Drive-In e 2 mezzi mobili (ad uso esclusivo dei plessi scolastici) che devono gestire l’intera richiesta di Tamponi proveniente dai 76 comuni afferenti”.

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Però “Ad oggi il numero di Tamponi giornaliero necessario è talmente elevato da rendere inefficiente l’attuale organizzazione”. Perché se da un lato l’utenza lamenta lunghe code e tempi di attesa, anche i lavoratori non operano in condizioni facili: “Sono innumerevoli le segnalazioni che arrivano da parte degli operatori dei drive through che denunciano una condizione di lavoro assolutamente inadeguata a causa delle postazioni non collocate in spazi idonei e prive di qualsiasi confort, come l’assenza di bagni chimici e di condizionamento, l’esposizione alla pioggia”.

Si chiede di investire la Protezione Civile in un progetto integrato con la ASL e polizia locale per la gestione dei flussi di traffico e per l’erogazione di acqua e/o altri elementi necessari a tutta la popolazione costretta a soste infinite prima del Tampone. 

“Le richieste – prosegue Cecchinelli – aumenteranno a dismisura nel periodo della sindrome influenzale tanto da far collassare completamente il sistema se non potenziato e ripensato. Chiediamo di aumentare il personale dedicato alle postazioni, così come quello dei mezzi mobili per l’attività scolastica ed i macchinari per analizzare e processare i tamponi rapidi”.

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“Chiediamo anche all’Asl di investire la Protezione Civile in un progetto integrato che interessi anche la polizia locale per la gestione dei flussi di traffico e per l’erogazione di acqua, e generi di prima necessità, alle persone costrette a soste infinite prima del tampone”. 

Inoltre un capitolo a parte lo merita l’ospedale di Tivoli: “Torniamo a sollecitare la Direzione Strategica ad acquisire immediatamente ulteriori mezzi e nuove risorse umane da collocare presso il laboratorio analisi di Tivoli, che a breve si troverà a gestire, con l’analisi anche dei tamponi molecolari, una mole di lavoro aumentata”.

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