GUIDONIA – A caccia di tordi coi richiami, due denunciati

La legge li vieta, ma per facilitarsi il gioco utilizzano i richiami per gli uccelli da impallinare ad una distanza ravvicinata.

Per questo ieri, sabato 10 ottobre, e oggi, domenica 11, i Carabinieri Forestali di Guidonia hanno denunciato due cacciatori per la violazione della legge 157/92 sulla protezione della fauna.

Il primo blitz è scattato nella mattinata di sabato in via Aureliano a Guidonia dove i Forestali erano impegnati insieme alle Guardie Venatorie della Lipu nell’operazione “Re-Call 5”, un’attività di controllo e contrasto dei furbi che violano la normativa.

Dodici i cacciatori di tordi controllati in tutta la zona in cui è consentita l’attività venatoria, ma uno di essi è stato trovato in possesso di un richiamo: si tratta di un 57enne di Villanova al quale è stato sequestrato sia l’apparecchio illegale provvisto di due batterie che il fucile, un Benelli calibro 12, insieme a 16 cartucce dello stesso calibro.

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Stamane, domenica, i Forestali di Guidonia e Palombara Sabina hanno invece controllato un’area di campagna a Cesurni nei pressi dell’ex polverificio Stacchini.

Tra alberi di pioppo e platani è stato sorpreso un altro cacciatore munito di richiamo per far avvicinare gli uccelli a una distanza tale da essere colpiti con più facilità.

Si tratta di un 63enne di Fonte Nuova, anche lui denunciato, al quale sono stati sequestrati il richiamo e il fucile.

Vale la pena ricordare che la legge 157/92 sulla protezione della fauna e del prelievo venatorio prevede all’articolo 21 il divieto di utilizzo di richiami a funzionamento elettronico e fissa all’articolo 30 le sanzioni penali. L’impiego del richiamo elettronico costituisce inoltre un reato punito con un ammenda fino a 1.549 euro.

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