Indiscrezioni sul nuovo DPCM: chiusura serale dei locali, parrucchieri, estetisti e cinema

E' andato avanti fino quasi alle 5 del mattino il vertice di palazzo Chigi con il premier Giuseppe Conte

E’ andato avanti fino quasi alle 5 del mattino il vertice di palazzo Chigi con il premier Giuseppe Conte articolato in due round. Una prima lunga sessione con il ministro Roberto Gualtieri, i capidelegazioni e responsabili economici della maggioranza incentrata su manovra e Documento programmatico di Bilancio che dovrebbe essere oggetto di un Cdm nella giornata di oggi. E poi il punto sull’emergenza Coronavirus, chiesto dal Pd con il capodelegazione Dario Franceschini, per mettere in atto da subito nuove misure. Un nuovo Dpcm potrebbe arrivare tra domenica e lunedì e non si esclude oggi un nuovo confronto tra il premier e le forze di maggioranza anche perchè, dal tavolo di stanotte, si sarebbero confermate sensibilità diverse sulle eventuali nuove misure. Tra le ipotesi su cui si è ragionato, la possibile chiusura dei locali (ristoranti, bar, pub) tra le 22 e le 23, da modulare con la ‘stretta’ maggiore nei week end. Ma non solo. Ieri, ad esempio, dalla conferenza Stato-regioni è emersa la richiesta dell’Anci di scaglionare gli ingressi scolastici spostando di un’ora quello delle superiori per alleggerire il trasporto urbano. Una richiesta alla quale il governo ha detto che presterà ascolto. Intanto, al momento, è in corso nella sede della Protezione Civile una nuova riunione con i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza, le Regioni e il commissario Domenico Arcuri. Tra le nuove disposizioni potrebbe esserci una ulteriore stretta sugli sport dilettantistici da contatto e su alcune attività fisiche (nel mirino potrebbero finire le palestre); parrucchieri, estetisti e saloni di bellezza; cinema e teatri; sale gioco e Bingo. Per lo smart working appare probabile una decisa implementazione, fino a quota 70%. Le scuole dovrebbero restare fuori da queste nuove restrizioni, anche se dal Cts sarebbero arrivate indicazioni per disporre ‘dad’ modulata, così come per orari scaglionati. Le disposizioni potrebbero essere più restrittive per le regioni a rischio maggiore. Fuori discussione un nuovo lockdown, esplicitamente escluso dal premier Conte.

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