Le palestre del Nord-Est“la chiusura sarebbe deleteria”

C'è aria di preoccupazione nelle palestre del territorio, atleti e titolari ci dicono la loro opinione

Lo sport insegna a rialzarsi sempre, ma l’annuncio di Giuseppe Conte dello scorso lunedì 18 ottobre sembra proprio essere la goccia pronta a far traboccare il vaso: una nuova chiusura, per un settore in ginocchio come quello di palestre e piscine sarebbe deleteria. Lo confermano tutti i titolari di palestre intervistati, che ora vedono il futuro delle loro attività appeso ad un filo. Se la ripartenza di maggio è stata difficile ma affrontata con entusiasmo e voglia di tornare al lavoro ora il clima prevalente è di sfiducia e delusione.

Molti si chiedono “Perché proprio le palestre? quando ci sono altri luoghi che appaiono più a rischio (mezzi pubblici, affollamenti nelle vie alle uscite da scuola) e nei quali non si interviene?” . Altri criticano la scelta il lasciare tutto in sospeso una settimana, che sembra quasi voler rinviare l’ufficialità di una decisione in via ufficiosa già presa, preannunciare la “catastrofe”.  Abbiamo visitato palestre e centri sportivi nel Nord Est, da Monterotondo a Tivoli fino ai centri di Guidonia.  A Guidonia l’Anco Marzio Sporting di Roberto Pomponii, , La Prestige di Danilo Ardovini su via Roma,  e le due palestre in Località La Sorgente aperte da meno di 4 anni: “Stella Dance” di Samantha Pellicano e “Crazy Boars Crossfit” . A Tivoli abbiamo visitato la Believe Fitness, mentre a Monterotondo  le palestre One, Olympia Club e Universo.

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LE OPINIONI DI TITOLARI E ATLETI IN EDICOLA MARTEDì 27 OTTOBRE SU TIBURNO

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