Conte firma il semi lockdown, i ristoranti resteranno aperti la domenica

Alla fine dell'articolo è possibile scaricare la versione definitiva del DPCM

E’ arrivata stamattina la firma del nuovo Dpcm, il ventiduesimo del premier Giuseppe Conte e il terzo solo a ottobre per l’emergenza Covid-19. La chiusura di bar e ristoranti dalle 18 è rimasto un punto fermo per il governo, ma verranno “graziati” la domenica. Dal vertice a palazzo Chigi finito a notte inoltrata, la riunione tra il premier Giuseppe Conte, i capi delegazione dei partiti e il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia fissa una linea sotto la quale il governo non aveva intenzione di andare nella trattativa serrata con i presidenti delle Regioni. Unica concessione alle richieste dei governatori, che battevano i pugni per una chiusura alle 23, è stata l’apertura di bar e ristoranti la domenica e i festivi. Decisiva sarebbe stata l’opinione degli esperti del Cts, che vedono nell’apertura domenicale un’alternativa utile per evitare la riunioni famigliari.

I governatori delle varie regioni italiane ieri con una lettera avevano chiesto che fosse scongiurata la sostanziale cancellazione della cena al ristorante nei giorni festivi, fissando la chiusura per le 23. Inascoltati quindi, così come per la richiesta di aumentare la percentuale della Didattica a distanza, per il governo fissata al 75% delle lezioni, mentre i governatori chiedevano di portarla al 100% per tutte le scuole superiori e le università.

A sostegno delle attività che subiranno limitazioni, dalla ristorazione alle strutture sportive, passando per quelle dello spettacolo, il governo starebbe valutando delle misure di ristoro da 1,5 a 2 miliardi di euro. Un punto sul quale i governatori avevano battuto fino all’ultimo vertice. Altro punto disatteso da parte dei presidenti delle Regioni resta quello dei tamponi, che i governatori vorrebbero effettuare solo per chi ha sintomi e per i contatti stretti con i soggetti positivi, che siano famigliari o conviventi.

SCUOLA
«L’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza. Per contrastare la diffusione del contagio, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, per una quota pari almeno al 75 per cento delle attività, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9».

BAR E RISTORANTI
Possibilità per tutto il comparto della ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) di apertura tutti i giorni dalle 5 alle 18 con servizio ai tavoli da massimo quattro persone. L’asporto e il servizio a domicilio è consentito fino a mezzanotte. Vietato consumare cibi e bevande nei locali e nelle vicinanze dopo le 18.
“Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati; resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 24 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze”

FESTE, FIERE, CONGRESSI E CONCORSI
Consentite le cerimonie religiose (matrimoni, battesimi, ecc..), vietate le feste che ne conseguono.
Stop alle sagre e alle fiere.
Fermi anche i concorsi pubblici e privati, ad eccezione di quelli riservati al personale sanitario e alla Protezione Civile.

RACCOMANDAZIONI
Indossare la mascherina in casa tra non conviventi.
Evitare gli spostamenti in Comuni diversi dal proprio se non per motivi di lavoro o studio.
Non spostarsi dalla propria residenza o domicilio se non per ragioni lavorative, di studio, per motivi di salute, per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi.

PISCINE E PALESTRE
«Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per quelli con presidio sanitario obbligatorio o che effettuino l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi; ferma restando la sospensione delle attività di piscine e palestre, l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento».

NEGOZI
«Le attività commerciali al dettaglio si svolgono a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni; le suddette attività devono svolgersi nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio».

CINEMA E TEATRI
«Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò; Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto».

 

Scarica il DPCM

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.