MONTEROTONDO – Il reparto Chirurgia del SS Gonfalone diventa Area Covid

Da domenica primo novembre ci sono sei pazienti ricoverati. Dipendenti preoccupati, in particolare per il sistema di aerazione

Anche a Monterotondo l’emergenza Covid si fa sentire e l’ospedale Ss Gonfalone torna ad essere “sorvegliato speciale”. Da ieri risultano sei pazienti positivi ricoverati nel reparto Chirurgia, che è stato temporaneamente dedicato all’emergenza. Al momento non c’è possibilità di trasferirli presso altre sedi, come è successo finora. A destare preoccupazione è soprattutto l’impianto di aereazione che già durante la prima ondata di primavera aveva fatto propendere la direzione sanitaria per la non trasformazione completa a ospedale Covid, come invece era stato annunciato pubblicamente. Una funzione che poi svolse, e sta svolgendo ancora, l’ospedale di Palestrina che ricade sempre nel territorio della Asl Roma 5.

C’è preoccupazione tra il personale dell’ospedale, anche perché nonostante le accortezze e i dispositivi di protezione individuale, può comunque capitare per esempio di consumare un caffè in corridoio con la mascherina abbassata.

 

I PROVVEDIMENTI PRESI A PARTIRE DA DOMENICA PRIMO NOVEMBRE

Domenica primo novembre la direzione ASL ha fornito indicazioni precise per gestire l’emergenza di questi giorni. Si è registrato un accesso notevole di pazienti covid positivi al pronto soccorso dell’ospedale di Monterotondo, così come in quello di Subiaco, e la conseguente difficoltà di farli stazionare in sicurezza rispetto a tutti gli altri.

Pertanto è arrivata l’indicazione di effettuare dimissioni precoci di tutti i pazienti dimissibili dell’area medica e dell’area chirurgica, nonché il trasferimento dei pazienti chirurgici non dimissibili in area medica anche in sovrannumero.

I reparti di chirurgia del Ss Gonfalone, così come quello di Subiaco, vengono trasformati in aree Covid con trasferimento dei pazienti dal pronto soccorso.

 

I TIMORI DEI DIPENDENTI

I lavoratori dell’ospedale Ss Gonfalone da giorni stanno mettendo in evidenza i problemi relativi alle stanze di isolamento del pronto soccorso. Una situazione definita “critica”.

In particolare che l’aria condizionata comunica con l’impianto di tutto il reparto: sala visite, reparto di breve osservazione, corridoio, triage, tisaneria, eccetera.

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