GUIDONIA – Traffico illecito di rifiuti, confiscata la “Siderurgica”

Il Tribunale di Tivoli condanna i proprietari anche alla bonifica: acquistavano rottami da svuotacantine italiani e rom. L’amministratore: “Sentenza assurda, non siamo criminali”.

Le porte dell’impianto erano aperte a chiunque volesse scaricare ferraglia anche senza licenza. Per questo la “Siderurgica Tiburtina” ora passa nelle mani dello Stato. Il destino della storica azienda di Guidonia Montecelio specializzata nella raccolta e nello smaltimento di materiale ferroso è stato segnato giovedì 5 novembre dal Tribunale di Tivoli con una sentenza di primo grado pesantissima.

Il giudice Giovanni Petroni ha infatti disposto la confisca sia dello stabilimento che delle quote societarie dei titolari, Stefano Chiocchio, amministratore 63enne, e Massimo Zappone, direttore tecnico 55enne, condannati entrambi alla pena di un anno, sei mesi e 15 giorni per traffico illecito di rifiuti. Il giudice ha accolto la tesi della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma e condannato a due mesi per trasporto illecito di rifiuti anche Roberto Delli Colli, 47enne svuotacantine di Fonte Nuova al quale è stato confiscato il camion sul quale aveva caricato rottami vari, mentre ha assolto per non aver commesso il fatto il nipote 23enne Alessio Delli Colli, anche lui di Fonte Nuova.

LEGGI ANCHE  TIVOLI - In fiamme il chiosco del Lunganiene, era un ritrovo per senzatetto?

I quattro erano a processo a seguito del blitz effettuato il 5 ottobre 2016 dagli agenti della Polizia locale di Roma Capitale e della Polizia provinciale di Tivoli. Stefano Chiocchio e Massimo Zappone sono stati inoltre condannati alla bonifica a proprie spese dell’area sulla quale insiste lo stabilimento.

“Una punizione pesante e assurda – si sfoga Chiocchio – Non siamo criminali, abbiamo soltanto acquistato rottami di ferro pagandoli regolarmente e registrandoli per poi rivenderli alle acciaierie”.

L’APPROFONDIMENTO SU TIBURNO IN EDICOLA DOMANI MARTEDI’ 10 NOVEMBRE

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.