MONTEROTONDO – Rimosso il Presidente del CdA di APM, Paolo Bracchi.

Il Comune sta valutando criteri e sui percorsi che porteranno alla nomina del prossimo presidente

L’esito positivo del ricorso al Presidente della Repubblica, presentato da un concorrente alla selezione per individuare il Presidente del CdA dell’Azienda Pluriservizi di Monterotondo nel 2019, è stato notificato pochi giorni fa al  Comune, e ciò ha portato stamattina alla rimozione del Presidente Paolo Bracchi, nominato il 26 luglio del 2019.
Il Consiglio di Stato ha stabilito che sia illegittimo che lui ricopra il terzo mandato che, unito ai due precedenti, lo ha reso reggente dell’ente ininterrottamente dal 2009 ad oggi.
Le conseguenze tecnico-giuridiche della sentenza sono al vaglio dell’Amministrazione comunale, come pure i criteri e i percorsi amministrativi che porteranno alla nomina di un nuovo presidente dell’azienda che gestisce, tra l’altro, la raccolta dei rifiuti e i servizi cimiteriali.
“Siamo rammaricati ma non possiamo che prendere atto dell’accoglimento del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica e ovviamente rispettarlo – dichiara il sindaco Riccardo Varone – La scelta di nominare Paolo Bracchi, al quale ribadisco tutta la mia stima personale e professionale, era fondata sulla specifica validità di un curriculum che, sulla base delle esperienze e delle qualificazioni professionali rilevabili, ritenevo e ritengo tuttora di assoluto livello e senz’altro superiore a quelli presentati dagli altri candidati”.
Nonostante Varone definisca nel comunicato odierno APM “una delle migliori aziende pubbliche del Lazio”, occorre ricordare che agli inizi di ottobre il Consiglio Comunale ha votato, contro il parere delle minoranze, l’accettazione dell’aumento dell’imposta TARI, la tassa sui rifiuti urbani, fino a 673 mila euro per il 2020.
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