Anticorpi monoclonali: il nuovo farmaco per il coronavirus è il Bamlanivimab

Negli Stati Uniti è arrivata l'approvazione dell'Fda. Si tratta dello stesso strumento utilizzato per curare il presidente Trump

Non solo la corsa al vaccino contro il Covid ma sono in corso ricerche anche su soluzioni d’emergenza. È il caso degli anticorpi monoclonali che sembra riescano a dare dei risultati quando i sintomi della malattia già si sono manifestati da qualche giorno. In particolare sembra che se somministrati nel momento giusto del decorso della malattia, ovvero prima che attacchi in maniera irreversibile i polmoni, riescano a dare risultati importanti. A confermarlo c’è la decisione della Fda, Food and Drug Administration degli Stati Uniti. L’ente che si occupa di approvare i farmaci ha, infatti, dato il via libera all’utilizzo di un anticorpo monoclonale neutralizzante ma solo in situazioni d’emergenza.

Si tratta del Bamlanivimab, prodotto dalla compagnia Eli Lilly. L’utilizzo di questo farmaco sarebbe molto utile nei casi di sintomi lievi o moderati, prima che si aggravino ulteriormente. Nei primi giorni di comparsa del sintomo, sembra che l’anticorpo possa essere utile a bloccare il decorso della malattia. La decisione della Fda è arrivata lo scorso 9 novembre. Al momento gli unici dati a disposizione riguardo questo farmaco sono stati pubblicati in uno studio pubblicato dalla rivista scientifica New England Journal of Medicine. Nello studio sono stati coinvolti 452 pazienti che presentavano sintomi non gravi.

Degli anticorpi monoclonali si parla da mesi e l’argomento, in particolare la loro reale efficacia, era tornato agli onori delle cronache dopo la guarigione del presidente uscente Donald Trump. Il tycoon si ristabilì, infatti, in pochi giorni e più fonti concordano con il fatto che il suo caso sia stato trattato con un costosissimo cocktail di farmaci tra cui anche gli anticorpi monoclonali neutralizzanti. La stessa categoria del Bamlanivimab che viene somministrato a circa 10 giorni dalla comparsa dei sintomi per via endovenosa.

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