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Insulto omofobo in consiglio comunale, polemica a Tivoli

Polemiche in consiglio comunale, a Tivoli, per un insulto omofobo. L'intera seduta è stata caratterizzata da toni aspri ed accesi

Durante un’accesa discussione nell’ultima seduta di consiglio comunale a Tivoli, da un microfono lasciato aperto, si è sentito un insulto omofobo

La seduta di mercoledì 30 dicembre, durata oltre 9 ore, è stata particolarmente infuocata, con forti scambi di accuse e polemiche tra maggioranza ed opposizione. A tenere banco, però, non è stato solo questo. 

Durante il dibattito, che si è svolto da remoto per il Covid e quindi con i consiglieri collegati con webcam e microfono attraverso una piattaforma digitale, è partito un insulto omofobo.

Durante il dibattito, da un microfono lasciato aperto, si è sentito nettamente un “fr***o” (La diretta del consiglio comunale 9:59:15)

In quel momento stava parlando il consigliere di maggioranza Gabriele Terralavoro, Tivoli Mia, che replicava a degli attacchi ricevuti da Andrea Napoleoni, Lega. Il consigliere leghista, in maniera sarcastica, stava rispondendo mimando con la mano il segno dei classici bacetti. Proprio in quel momento è andato in onda l’insulto. Solo tre microfoni risultavano aperti, quello di Terralavoro, quello del presidente del consiglio comunale, Emanuele Di Lauro, ed accidentalmente quello di Gianfranco Osimani, Tivoli Perla d’Italia. 

Insulto omofobo, la spiegazione

La spiegazione dello storico esponente della destra tiburtina: “Non era rivolto a Napoleoni ma ad un video che stavo vedendo con il collega Marinelli con cui ero in stanza in quel momento”.

La critica di Napoleoni

“Gli insulti rivolti ai consiglieri di opposizione da parte di Terralavoro ed Osimani – critica invece Andrea Napoleoni – durante il Consiglio Comunale di ieri, sono gravissimi come lo è il silenzio assordante dell’esimio Prof. Proietti e il grave comportamento del Presidente del Consiglio Comunale che fa lo sceriffo della maggioranza! L’epiteto omofobo pronunciato a micrifono aperto da Osimani mentre in modo ironico e distensivo inviavo baci a Terralavoro che inveiva contro di me, rende l’idea del livello di questi “signori” che, lo ricordo, rappresentano la Città di Tivoli”.

La richiesta di dimissioni

“Ci viene il vomito – hanno attaccato dalla lista Una Nuova Storia – a sentire insulti omofobi da un consigliere di maggioranza, peraltro presidente della commissione ai servizi sociali, pronunciati pubblicamente in questo spezzone del consiglio comunale.  Giudicate voi. Richiediamo le dimissioni immediate del consigliere Osimani. Ci auguriamo inoltre che Tivoli trovi, prima o poi, un sindaco e un presidente del Consiglio Comunale che fungano davvero da garanzia contro questi atteggiamenti gravissimi, che prendano le distanze da episodi come questo invece di minimizzarli per convenienza politica”.

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