I ristori fermati dalla crisi di governo?

Il Consiglio dei Ministri chiede lo scostamento di bilancio di circa 25 miliardi anche per concretizzare i ristori: ci riuscirà?

La crisi di Governo innescata da Italia Viva in un momento davvero inopportuno per le difficoltà in cui versa il nostro paese, e per la palese constatazione che i nostri politici sono pronti più a pavoneggiarsi in lunghe conferenza stampa piuttosto che concentrarsi a risolvere i problemi, rischia di rallentare lo scostamento di bilancio di quasi 25 miliardi di cui si dovrà discutere in Parlamento. Un evento determinante per l’elargizione dei fondi destinati ai ristori alle imprese. Lo approveranno anche i transfughi, considerando che lo scostamento interagisce pure al via libera del Piano nazionale di ripresa e resilienza, il Recovery Plan in salsa italiana, uno dei motivi delle dimissioni delle ministre di Italia Viva? L’incertezza (come se ce ne fosse poca in giro) è d’obbligo, anche perché la discussione alle Camere è stata fissata al 20 gennaio, un tempo davvero lunghissimo.

Tra i ristori cui si dovrebbe dare conferma, in cima alla lista ulteriori 5 miliardi per la Cig in deroga, l’anno bianco fiscale per gli autonomi, fondi per ristoratori (pronti a disobbedire alle chiusure) e i gestori degli impianti di sci.

Ossigeno di poca entità, d’accordo, per tali ristori, ma che potrebbe azzerarsi se il presidente Conte dovesse dimettersi.

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