Debito

Debito: per il Governo è al 157% del Pil

Il rapporto debito/Pil nel 2020 dovrebbe essere minore del 158%: lo spiega il ministro dell’economia Roberto Gualtieri mentre il Parlamento approva lo scostamento di bilancio

Come da copione, approvato dal Parlamento (523 sì alla Camera e 291 al Senato, anche dagli scranni dell’opposizione), lo scostamento di bilancio di 32 miliardi, che servirà per altri ristori come supporto alle categorie professionali bastonate dal Covid, mentre il ministro dell’economia Roberto Gualtieri parla del debito. Secondo lui, il rapporto debito/Pil nel 2020 dovrebbe essere 157%, inferiore al 158% previsto qualche tempo fa dal Documento di Economia e Finanza, mentre slitterebbe una sua riduzione al 2022, il che è direttamente collegato all’evoluzione della pandemia.

Il ministro spiega che per fronteggiare l’emergenza, sono state varati provvedimenti pari a circa il 6,6% del Pil, 108 miliardi di euro, a cui si aggiungono, ha detto “300 miliardi di crediti oggetto di moratoria e 150 miliardi di prestiti garantiti”.

La nuova iniezione di liquidità porta a 140 miliardi il conto degli interventi straordinari per non far cadere del tutto il Paese. Tra l’altro, servirà a prorogare fino a 26 settimane la cassa integrazione, mentre si pensa pure a un blocco dei licenziamenti ma non per tutti. Intanto, i nuovi supporti alle imprese saranno elargiti in base alle perdite avute nel terribile 2020: tutto questo avverrà nel prossimo decreto che dovrebbe essere varato la prossima settimana. Il ricorso a questo deficit dovrebbe essere l’ultimo, al fine di contrastare il Covid. Dei 108 miliardi messi in campo, 48 sono andati alle imprese, 35 al lavoro e al sociale, 12 agli enti territoriali, 8 alla sanità, 4,5 ai servizi pubblici.

Parlando sempre dell’andamento dei conti pubblici, proprio davanti alle nuove consistenti spese, Gualtieri ha sottolineato che il deficit 2021 passerà dal 7% tendenziale fino all’8,8% del Pil, dopo aver raggiunto il picco del 10,5-10,8% stimato al momento per il 2020. E la crescita del Pil? Il ministro ammette rischi al ribasso, anche se non dovrebbe scendere sotto alla stima del +6% nel 2021, beninteso se la crisi in atto sarà riassorbita e se i progetti del Recovery Plan dovessero decollare realmente.

 

 

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