Donne

Con il Covid donne sempre più povere

La pandemia colpisce molti, ma per le donne è peggio: la mimosa è decisamente sfiorita

Con il Covid le condizioni economiche di molti sono peggiorate ma per le donne è peggio, visto che sono sempre più povere. Già l’Istat, all’inizio di febbraio, aveva evidenziato come ad essere colpite dalla disoccupazione sono soprattutto le donne e lo evidenzia anche l’indagine “La condizione economica femminile in epoca di Covid-19”, realizzata da Ipsos per WeWorld, organizzazione italiana che difende i diritti di donne e bambini in 27 Paesi del mondo inclusa l’Italia. Sono proprio le donne, senza distinzioni di età e area geografica, le principali vittime economiche e sociali della pandemia: una su due ha visto peggiorare la propria situazione economica negli ultimi 12 mesi (in particolare nella fascia delle 45-54enni); tra le occupate, una su due teme per il futuro di perdere il lavoro, mentre il 60% dichiara di avere avuto una riduzione di almeno il 20% delle proprie entrate, con una aumentata e preoccupante dipendenza da famiglia e partner. Tra le donne disoccupate, evidenzia la ricerca, una su quattro a causa del coronavirus ha rinunciato a cercare un’occupazione. Il 38% delle intervistate confessa di non poter sostenere una spesa imprevista, quota che sale al 46% tra le madri con figli. E il carico famigliare continua comunque a pesare moltissimo sulle cittadine: il 38%, ovvero 2 su 5, si fa carica da sola delle cura di figli e anziani. In proposito, i numeri salgono al 47% tra le donne tra i 25-34 anni, che si occupano di figli minori, e al 42% nella fascia 45-54 anni, che si dedicano agli anziani.

Non va meglio dal punto di vista psicologico: la pandemia ha impedito nell’80% dei casi le relazioni sociali (ne soffrono di più donne tra i 55 e i 65 anni e oltre), nel 76% ha inciso sul desiderio di progettare programmi per la propria vita, con malumore e disagio che gravano in particolare sulle giovani tra i 18 e i 34 anni che in una percentuale pari al 64% sentono affossare la propria autostima. Insomma, in questo 8 marzo la mimosa è assai sfiorita, e lo è davvero da un sacco di tempo.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.