Ocse

Il Pil dell’Italia migliora. Lo dice l’Ocse

Le previsioni dell’Ocse sono di un + 4,1% per il Pil italiano e anche per l’Istat c’è in vista un’evoluzione positiva della nostra condizione economica

Piccole buone notizie per il Pil dell’Italia: l’Ocse lo quota a + 4,1% per il 2021, anche se la crescita è minore di 0,2 punti percentuali rispetto a quanto previsto nello scorso dicembre. Per l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, in base all’aggiornamento del suo indice Economic Outlok, va decisamente meglio il Pil a livello globale che si spinge a 5,6% grazie soprattutto alle performance degli Usa. Nell’Eurozona la crescita passerà dal -7,5% del 2020, al 3,6% del 2021, per poi scendere al 3,3% nel 2022.

A causa della ormai solita incertezza però, secondo l’Ocse il tasso di disoccupazione italiano avrà un’impennata, passando dal 9,4% del 2020 all’11% del 2021, mantenendosi al 10,9% nel 2022. E il debito continuerà a rimanere elevato, poco al di sotto del 160% del Pil. Questo determinerà una ripresa lenta e disuguale nelle diverse regioni, causa anche della disparità di arrivo e somministrazione dei vaccini. In ogni caso, l’Organizzazione ritiene che i consumi inizieranno a riprendersi anche qui al rallenti, e rimarrà elevata la propensione degli italiani al risparmio, con la previsione di un rilancio degli investimenti non prima del 2022.

Ritornando all’Italia, una mini luce pure dall’Istat: in un suo report sostiene che a gennaio 2021 la produzione industriale è aumentata dell’1,0% rispetto a dicembre, però la media del trimestre novembre-gennaio registra, invece, una flessione dell’1,7% rispetto ai tre mesi precedenti. Tra i settori che mostrano incrementi tendenziali ci sono la fabbricazione di apparecchiature elettriche (+9,7%), la fabbricazione di prodotti chimici (+4,4%) e di articoli in gomma e materie plastiche (+3,8%). I cali maggiori sono nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-20,8%), nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-18,4%).

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