Luminoso: a Capena due stagioni da dieci e lode, portieri sempre decisivi

Parla il vice tecnico e preparatore dei portieri

Continuano le interviste per lo “Speciale salvezzA” in casa Leprotte: un Emiliano Luminoso raggiante per la seconda stagione in biancorosso dove ha ottenuto insieme ai suoi portieri la salvezza, i play off e l’accesso diretto alla Final Eight di Coppa Italia. Traguardi meritati, dopo la promozione dello scorso anno da imbattuto, grazie al duro e grande lavoro svolto allenamento dopo allenamento, il fidele braccio destro di Mister Chiesa è infatti una figura chiave non solo per la panchina biancorossa, ma anche e soprattutto per il lavoro dietro le quinte dove oltre ad analizzare i numeri del Leprotte con il suo e video analisi, partita per partita, è anche riuscito ad essere il vero uomo in più in chiave mercato con i nomi giusti al momento giusto. Segno che in questa stagione lo staff tecnico ha fatto la differenza per ciò che riguarda il raggiungimento dei traguardi.
– Salvezza, play off e Final Eight di Coppa Italia te lo aspettavi onestamente a inizio stagione?
“Sinceramente no…è stata davvero tanta roba, è ovvio che si partiva con l’obiettivo della salvezza e con il sogno di qualche soddisfazione in più…ma così è stata davvero tanto. Abbiamo raggiunto alla fine più di quanto sperato e al solo pensiero di aver, con un pizzico di fortuna in più, quasi potuto arrivare anche un gradino più in alto in classifica e confermare il sesto posto anche al girone di ritorno ci lascia ancora più soddisfatti e speranzosi per il futuro.”
– Lo scorso anno la promozione da imbattuti quest’anno salvezza diretta e play off, la realtà Capena in due anni ha fatto cose incredibili. Cosa ne pensi?
“In queste due stagioni a Capena si è fatto un grande lavoro… c’è gente che conosce questo sport a menadito e che ha una passione immensa.
Merito di tutti dal Pres, a tutti i dirigenti, ai custodi del palazzetto fino a delle atlete incredibili e uno staff tecnico che ha dato tutto sempre e comunque. È stato questo il vero segreto di questa realtà: tutti hanno dato fino all’ultimo senza mai risparmiarsi. Penso che sia la mentalità più giusta possibile perché una neopromossa ottenga il massimo.”
– Hai contributo non solo con il tuo ruolo di vice allenatore e preparatore dei portieri, ma sei stato il vero e proprio deus ex machina nella costruzione della rosa biancorossa. Sei soddisfatto della squadra?
“Sono soddisfatto certamente, ci sono state ovviamente difficoltà, scommesse da vincere, ma mi pare che alla fine ne usciamo tutti a testa alta e ottenendo risultati indiscutibili che hanno portato quel qualcosa in più anche all’ambiente e l’hanno fatto conoscere positivamente questo permetterà alla società di collaborare anche con altre realtà e prendere giovani di valore o talenti da crescere e far affermare.”
– Castagnaro e D’Amelia due portieri che hanno fatto una stagione incredibile e hanno contribuito più che mai alla salvezza sei d’accordo?
“E come si fa a non essere d’accordo credo che i portieri abbiano dato grande sicurezza ad una squadra che già di suo aveva una grinta e una fase difensiva importante. Questo ha solo aumentato il risultato della migliore difesa tra le squadre dal quinto posto in giù. Ogni settimana e in ogni gara mi sono occupato dello scouting ed è sempre emerso anche nell’ultima gara di come il Capena abbia ottenuto grandi risultati nella fase difensiva. Una neopromossa può salvarsi e ottenere risultati solo se come primo punto di forza prende pochi gol ed è concentrata in difesa. Lo dimostrano i numeri negli scontri diretti, basta andarli a guardare.”
– Qualche ringraziamento particolare?
“Io come già detto in precedenza non posso che ringraziare tutti: Valerio Piersigilli in primis per l’esistenza di questa realtà, Marco Shindler per la sua competenza e dedizione alla causa al quale ho rubato tanto con gli occhi, alla squadra per non aver mollato mai anche nei momenti bui, a Bianca Castagnaro e Francesca D’Amelia per avermi fatto fare una immeritata bella figura, al Fisio Alicata perché ha rimesso sempre in piedi ogni situazione anche le più difficili, a tutti i dirigenti per il loro lavoro “sporco” e infine a Mister Chiesa perché è Mister Chiesa, un grande! E da anni mi sopporta e supporta.”
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