Pil

La crisi non si allontana: il Pil continua a contrarsi, la speranza nei vaccini

Ancora caduta del Pil, come dicono Confindustria e Istat: si punta sul piano di vaccinazione di massa per uscire dalla crisi, un cauto ottimismo veleggia nell’aria. E il Governo pensa a un nuovo scostamento di bilancio

Una crisi ancora difficile da far sparire, con il Pil che continua ancora a contrarsi, nonostante (sostiene l’ufficio studi Confindustria), nel primo trimestre dell’anno, ci sia stata una sostanziale tenuta dell’industria, interrotta solo nel mese di marzo, dopo un 2020 che si è chiuso con un Pil crollato dell’8,9%. Le indagini confermano però un cauto ottimismo per i prossimi mesi, “in linea con le rassicurazioni del Governo sulla rapida ed efficiente evoluzione della campagna vaccinale”, scrivono gli analisti di Confindustria. Una caduta, rileva poi l’Istat, legata pure alla considerazione che il reddito disponibile è sceso dell’1,8% rispetto al trimestre precedente e i consumi del 2,5%, con la propensione al risparmio delle famiglie italiane consumatrici pari al 15,2%, in aumento di 0,5 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. L’Istituto nazionale di statistica informa anche che, nel quarto trimestre 2020, l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al 5,2%; nello stesso periodo dell’anno precedente risultava un accreditamento dell’1,9%. Il saldo primario delle amministrazioni pubbliche, ovvero  l’indebitamento al netto degli interessi passivi, dice ancora l’Istat, è risultato negativo, con un’incidenza sul Pil del -1,9% (+5,2% nel quarto trimestre del 2019), mentre il saldo corrente delle citate amministrazioni è stato positivo, con un’incidenza sul Pil dell’1,5%, era +5,6% nel quarto trimestre del 2019. La pressione fiscale è stata pari al 52,0%, in crescita di 1,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nonostante la riduzione delle entrate fiscali e contributive.

Intanto il ministero dell’economia sta rivedendo le stime sul deficit e il debito tendenziali, tenendo conto delle nuove misure di sostegno varate negli ultimi giorni e quelle che saranno necessarie nell’immediato futuro, con un nuovo scostamento di bilancio già ventilato dal presidente del Governo Draghi e che dovrebbe coinvolgere una cifra tra i 20 e i 30 miliardi di euro. Il ministero stima in via ufficiosa un Pil 2021 attorno a un + 4% tendenziale, che potrebbe avvicinarsi al 5% con i nuovi interventi. Tutti d’accordo però: i livelli pre-crisi, quelli del 2019, non ritorneranno se non prima della seconda metà del 2022.

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