Il mercato di Tivoli fra acquisti e parole

Un giovane dietro una bancarella incurante della fila discute di qualsiasi cosa con una ragazza in top aderente, fino a quando il padre lo “fulmina” con lo sguardo.

A pochi passi dal fiume Aniene tutti mercoledì i tiburtini ritrovano il consueto mercato e tutte le volte l’occasione è propizia per acquistare prodotti e chiacchierare. Rispetto al passato c’è proprio voglia di parole dopo il lungo periodo di isolamento forzato a causa della pandemia, che ha inevitabilmente cambiato la vita di tutti. Il Covid, fortunatamente, non è riuscito a mutare il nostro desiderio irrefrenabile di socializzare. Questa caratteristica è evidente quando una signora anziana dopo aver comprato della frutta, si ferma per diversi minuti a parlare con il venditore delle albicocche aspre comprate al supermercato. Poco più avanti un giovane ambulante con una maglietta gialla dialoga con un cliente e in questi giorni l’argomento non può non essere il Campionato Europeo di calcio, destinato a partire questa settimana con la gara della nazionale italiana contro la Turchia a Roma. Chi, invece, non pensa proprio al calcio è il ragazzo dietro una bancarella. Il giovane incurante della fila discute di qualsiasi cosa con una ragazza in top aderente, fino a quando il padre lo “fulmina” con lo sguardo. La normalità regala a tutti una piacevole sensazione fra passeggini, carrelli della spesa e buste colme di prodotti. La mattinata dei tiburtini fra acquisti e parole corre via velocemente, anche se gel disinfettante e distanziamento  ricordano sempre che il Covid non è andato totalmente via. In ogni modo, è certo che dietro le mascherine non mancano i sorrisi.

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