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In arrivo altri sostegni per famiglie e imprese, con un decreto da approvare entro la settimana

Il Decreto Sostegni bis è in dirittura d’arrivo, con circa 20 miliardi per contributi a fondo perduto per le imprese e stop a Imu e Tosap

Mentre sta per essere convertito in legge il primo Decreto Sostegni, ecco in arrivo il Decreto Sostegni bis. Tra gli interventi: stop a Imu per chi ha subito i maggiori danni in termini di fatturato, sgravi per i proprietari di casa che non percepiscono i canoni di affitto dagli inquilini morosi, tra i 20 2 i 22 miliardi per contributi a fondo perduto e di vario tipo per le imprese (questo vale pure per le partite Iva con ricavi non superiori a 10 milioni nel 2019 e perdite di fatturato di almeno il 30%), proroga di altri due mesi per il reddito di emergenza e fino alla fine dell’anno delle moratorie sui prestiti. Il Decreto Sostegni bis prevede anche, almeno secondo la bozza che sta circolando in queste ore e che dovrà arrivare in Parlamento entro la settimana:  ulteriori 5 mesi di credito d’imposta sugli affitti commerciali e smart working nel settore privato almeno fino al 30 settembre.

Il Decreto Sostegni bis rinvia la plastic tax al primo gennaio 2022 e pensa anche ai giovani under 36, per i quali non ci saranno tasse sull’acquisto della prima casa. E ci sarà probabilmente la proroga al 31 maggio della sospensione delle attività di riscossione e della notifica delle cartelle esattoriali. Probabilmente poi si potranno usare voucher per biglietti pagati di eventi non effettuati causa Covid in vari tempi: fino a 3 anni per i concerti e i musei, fino a 6 mesi per le palestre e le piscine

Per finanziare questi nuovi sostegni si dovrà attingere ai 40 miliardi dovuti allo scostamento di bilancio anzi, a 38, poiché 2 saranno usati per arricchire il fondo complementare al Pnrr, piano nazionale di ripresa e resilienza. Intanto, a conclusione del G20 sul turismo, il presidente Draghi ne ha evidenziato il ruolo essenziale ma ha ribadito (annunciando di nuovo entro giugno il green pass per l’Europa e da metà maggio per l’Italia) che deve essere sostenibile, attento all’ambiente, e inclusivo, ovvero bisogna pensare a itinerari che includano anche le comunità locali.

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