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Mercato auto: a maggio quasi – 28% di immatricolazioni

Ancora un dato negativo per il mercato delle auto, le cui immatricolazioni a maggio hanno avuto un calo di quasi il 28% rispetto allo stesso mese del 2019. Esaurito l’effetto degli incentivi

Ancora un altro mese, quello di maggio 2021, che segna rosso nel mercato delle auto: il crollo, rispetto allo stesso mese del 2019, sfiora il 28%, esattamente il 27,9% (cioè la perdita è di 55mila vetture). Le difficoltà non accennano a diminuire in questo mercato che la crisi pandemica non vuole togliere dal suo nefasto mirino, nonostante quello che è stato definito dalle associazioni di categoria “timido tentativo di ripresa” dei mesi scorsi sostenuto dagli incentivi, il cui effetto si è definitivamente esaurito.

Il mercato ha bisogno di ulteriori incentivi

Il dato che attanaglia il mercato è il più pesante degli ultimi mesi, hanno sottolineato Unrae (associazione dei costruttori stranieri in Italia), Anfia (associazione nazionale filiera industria automobilistica), Federauto (federazione italiana concessionari auto), poiché in forte peggioramento rispetto ai precedenti marzo e aprile (rispettivamente -12,7% e -17,1% nei confronti degli stessi mesi 2019). Anche rispetto alle circa 100 mila vetture vendute a maggio 2020, il recupero (+43%) è lontano dall’ipotizzare un allontanamento della crisi. In pratica, nel cumulato gennaio-maggio il mercato perde circa 1 vettura su 5, con 735.125 unità, cioè -19,3% confrontando sempre con il 2019. Dunque, il crollo del mercato dell’auto, penalizza fortemente tutta la filiera. Troppo breve la durata degli incentivi per la fascia 61-135 g/Km di CO₂, esauriti troppo presto per innescare un effetto volano sul nostro mercato.

L’augurio degli esperti del settore è che la conversione del DL Sostegni-bis possa portare ad adeguate misure volte a sostenere il settore, favorendo il rinnovo di un parco circolante molto anziano. Parco che, secondo i più recenti dati Aci, nel 2020 è ulteriormente invecchiato portando l’età media a 11 anni e 10 mesi, tra i più vetusti d’Europa, con quasi 4 milioni di veicoli circolanti immatricolati prima del 1993, per la maggior parte euro 0. Senza provvedimenti? Forte calo della disoccupazione in questo mercato, nonché deciso rallentamento della transizione ecologica, obiettivo per competere a livello internazionale.

 

 

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